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venerdì 30 ottobre 2015

Arriva una app per iPad che aiuta a comprendere i Fori Imperiali


Una app per comprendere la storia e le trasformazioni dei Fori Imperiali di Roma. 
E' 'Imperial Fora', attualmente disponibile per iPad al costo di 4,99 euro, ma presto lo sarà anche per gli iPhone e i dispositivi con Android e Windows, e documenta l'area archeologica di Roma non solo durante il periodo romano, ma anche nel medioevo e e nell'epoca moderna. 
Si potrà leggere e ascoltare, in italiano e in inglese, la storia dei Fori imperiali, navigare all'interno di un modello 3D dell'area archeologica e accedere a contenuti, immagini e ricostruzioni immersive dei vari periodi storici.
Un viaggio che può avvenire sul posto in realtà aumentata, grazie all'ausilio del Gps e dell'accelerometro, oppure navigando da casa, per chi intende arrivare a Roma ben preparato. 
E’ possibile confrontare in tempo reale i resti del Tempio di Augusto con l’assetto originale o con quello risultante alla fine del Medioevo. Intorno alla Colonna Traiana o all’Arco dei Pantani, fermi nella stessa posizione da più di venti secoli, si scoprono chiese e edifici che hanno accompagnato i monumenti imperiali per qualche secolo.
"L'applicazione 'Imperial Fora' - afferma Sergio Fontana, autore del progetto '3D Rome' - consente a tutti di apprezzare le trasformazioni di Roma, dall’antichità ai giorni nostri, in un punto nevralgico della città, l’area dei Fori Imperiali. Il visitatore virtuale si trova immerso in scenari sovrapponibili che seguono le tappe principali dello sviluppo della città. Si tratta di uno strumento realizzato con linguaggio divulgativo ma sulla base degli studi scientifici che hanno interessato l’area dei Fori imperiali".
Il prodotto è frutto di cinque anni di lavoro, e rappresenta una assoluta novità per la divulgazione scientifica nell'area dei Fori Imperiali. In virtù dell'elevato contenuto culturale e delle potenzialità di promozione turistica che l'App '3D Rome Imperial Fora' presenta per la città di Roma, l'amministrazione di Roma Capitale ha patrocinato il progetto, realizzato dalla società Sema s.n.c.
Lʼapp è composta da tre sezioni principali: Live 3D, Map, History. 
Nella sezione Live 3D si possono esplorare le aree del Foro di Traiano e del Foro di Augusto così come sono oggi. Se si è sul luogo, il Gps del dispositivo riporta il visitatore nell’esatto punto dove si trova, facendo coincidere lo spazio virtuale e quello reale. 
La navigazione può essere impostata in vari periodi storici: il 125 d.C., il 1450, il 1750 e il 1815. 
La scelta dell’epoca permette di accedere a contenuti specifici.
La sezione Map permette di accedere ai contenuti (luoghi di interesse, bolle) esplorando e manipolando modelli tridimensionali che ricostruiscono interamente l’area dei Fori imperiali nei vari periodi storici. 
Si possono visualizzare i contenuti su una foto aerea e localizzarli nella città attuale. 
La sezione History consente di rivivere, con testi dinamici e immagini, la millenaria Skyline dei Fori imperiali nel 125 d.C., nel 1450, nel 1750 e nel 1815.

L'acqua torna a scorrere nella Fontana di Trevi, la riapertura il 3 novembre


Dopo appena diciassette mesi dall’inizio dei lavori, e prima della data inizialmente prevista per fine 2015, torna a scorrere l’acqua nella Fontana di Trevi grazie all’imponente operazione di restauro finanziata da Fendi. 
Ci sono voluti 516 giorni di lavoro e 26 restauratori per completare il ripristino della monumentale fontana progettata all'inizio del Settecento da Nicola Salvi. 
Un restauro costato quasi 2,2 milioni di euro, iniziato nel giugno 2014 e realizzato sotto la supervisione della sovrintendenza ai Beni culturali di Roma Capitale, che permetterà la 'riapertura' del monumento martedì prossimo.
"Durante il periodo del restauro - si legge in una nota della maison Fendi - l’idea da parte della Sovrintendenza Capitolina di realizzare la passerella panoramica con pannellatura trasparente, accessibile direttamente dalla piazza, ha permesso ai visitatori di vedere la Fontana di Trevi da una prospettiva unica, di entrare fisicamente in un capolavoro artistico di fama internazionale e di avere una prossimità mai avuta prima"
Un'idea che ha attirato sulla passerella 3 milioni di visitatori. 
Non solo. In 59.092 hanno visitato il sito web, mentre sono state scaricate 2.867 app per iPhone e 1.721 per Android.
"Il progetto di ripristino, giocando di creatività, ha dato vita ad uno dei cantieri di restauro tra i più innovativi concepiti finora per interventi di questo tipo e consentito di non interrompere la fruizione di uno dei monumenti più belli e visitati di Roma - si legge ancora nella nota - A gennaio 2013, Fendi annunciava il restauro della Fontana di Trevi a Roma sotto il suo patrocinio. Questo atto filantropico ha dato il via a un ambizioso progetto volto a preservare il patrimonio culturale della città di Roma: 'Fendi for Fountains'. Oltre alla Fontana di Trevi, l’iniziativa ha riguardato anche il complesso delle 'Quattro Fontane' i cui lavori di restauro sono terminati a maggio 2015".

lunedì 26 ottobre 2015

Franceschini: "Per noi i risultati dell'art bonus sono straordinari"


Quasi 34 milioni di euro, versati da 792 mecenati a 225 enti beneficiari. Il tutto per realizzare 272 interventi. 
Sono questi i 'numeri' dell'Art Bonus, entrato in vigore da settembre 2014, con cui si offre un'agevolazione fiscale del 65% per le erogazioni liberali a favore della cultura. 
Dati illustrati questa mattina a Roma, all'Auditorium di Mecenate, in occasione dell'incontro 'Mecenati di oggi per l'Italia di domani. Primi risultati sull'attuazione dell'Art Bonus', tra gli altri dal ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini.
In particolare, gli enti che hanno beneficiato dell'Art Bonus sono 134 Comuni, 11 Fondazioni lirico sinfoniche, 16 teatri di tradizione, e 27 enti che afferiscono al Mibact. 
Sul fronte dei mecenati, si registrano 47 enti, 159 imprese e 567 persone fisiche. 
Più nel dettaglio, il Mibact ha 'incassato' 662.960 euro, i Comuni 10.865.514 euro, le Fondazioni Lirico Sinfoniche 14.959.901, i teatri di tradizione 2.217.477, e altri soggetti 5.051.263.
"Per introdurre la cultura del mecenatismo nel nostro Paese serve tempo - ha sottolineato il ministro Franceschini - ma i risultati per noi sono assolutamente positivi. Più che positivi sono straordinari, perché in una fase sperimentale, senza una campagna promozionale, ci sono state piccole, medie donazioni a favore dei Comuni, dei musei, delle fondazioni lirico-sinfoniche. Adesso la stabilizzazione dell'art bonus, grande risultato della legge di stabilità, e la campagna promozionale, renderanno questo strumento sempre più importante".
"Vorrei che, come in altri Paesi, la valutazione di impatto sociale di una grande impresa italiana - ha aggiunto Franceschini - fosse misurata in base anche a quanto dona per il recupero, la valorizzazione e la tutela del patrimonio del nostro Paese. Patrimonio che, come ci ricorda l'Unesco, è dell'umanità e dunque tutti devono contribuire, a cominciare dalle grandi imprese".
Franceschini ha poi evidenziato che "a eccezione di Unicredit, che ha dato 14 milioni di euro per l’Arena di Verona, non c’è stata questa ressa delle grandi aziende"
All'Auditorium di Mecenate, infine, è stato presentato uno spot sull’Art bonus, che accompagnerà la campagna promozionale la cui partenza è prevista per metà novembre.

sabato 17 ottobre 2015

Itinerari Giotteschi esempio di museo diffuso


Gli 'Itinerari Giotteschi', presentati oggi dal sottosegretario ai beni culturali e al turismo Ilaria Borletti Buitoni, sono il coronamento ideale della promozione culturale messa in atto dal Mibact, insieme a numerosi partner locali, nell'ambito dell'Expo, all'insegna del concetto di Museo diffuso.
Per gli 'Itinerari Giotteschi', ha spiegato Borletti Buitoni all'Adnkronos, "siamo partiti dalla grande mostra su Giotto che chiuderà il 10 gennaio a Milano. Giotto è un pittore che toccato molta parte d'Italia, ha influenzato tanta parte della storia dell'arte italiana, gli 'Itinerari Giotteschi' hanno lo scopo di far scoprire il nostro Paese attraverso Giotto e sono anche un modo per parlare di museo diffuso. L'italia è un museo diffuso che la politica turistica dovrebbe valorizzare, decongestionando le grandi città. Questa proposta si inquadra esattamente in questo tipo di politica".
"All'interno della proposta di questi itinerari, che toccheranno numerosi regioni italiane, c'è una piattaforma interattiva, Art Planner, che permetterà ai visitatori non solo di conoscere i luoghi legati a Giotto ma anche tutto il patrimonio culturale che li circonda. Questo -ribadisce Borletti Buitoni- è un modo per valorizzare l'idea di museo diffuso ed è esattamente la politica che il Mibact vuole perseguire per stimolare il turismo culturale".
Quanto al complessivo esito delle iniziative culturali legate all'Expo, per tirare le somme della loro efficacia, secondo Borletti Buitoni, è "ancora un po' troppo presto", ma "sicuramente Milano, che ha saputo organizzare la sua offerta culturale in modo impeccabile, ha avuto grazie a Expo un grosso incremento nella richiesta sia di servizi culturali sia di accesso ai beni culturali. Per capire quanto questo effetto si è irradiato nel resto d'Italia bisognerà aspettare ancora qualche tempo ma la percezione è che l'immagine di un Paese che ha un'offerta culturale diffusa sia passata anche a una parte dei visitatori di Expo", conclude Borletti Buitoni.

lunedì 12 ottobre 2015

Faimarathon tra le meraviglie d'Italia


Oltre 3.500 volontari, 130 città, 500 siti. Sono questi i numeri della quarta edizione di Faimarathon, inziativa firmata dal Fai. La Giornata Fai d’autunno alla scoperta di un’Italia diversa si terrà domenica prossima curato, per la prima volta, dai volontari dei Gruppi Fai Giovani e realizzato grazie alla partnership con Il Gioco del Lotto, a sostegno della campagna di raccolta fondi 'Ricordiamoci di salvare l’Italia', che impegna il Fai per l'intero mese di ottobre. La Faimarathon permetterà di vivere una giornata da 'turisti a casa nostra', alla scoperta degli innumerevoli e preziosi luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale che rappresentano l’identità, la storia e le tradizioni delle nostre città.
Domenica prossima in piazza, e durante tutto il mese online, ai nuovi iscritti sarà offerta l’iscrizione a una speciale quota di benvenuto: 29 euro contro i 39 usuali. Visite ad alcuni siti seranno inoltre riservati ai soli iscritti e per loro ci sarà anche la possibilità di 'saltare le code' all'ingresso dei luoghi da visitare. I giovani del Fai proporranno una loro speciale selezione delle bellezze nascoste del nostro Paese, grazie a itinerari da percorrere liberamente - senza punti di partenza o arrivo, per intero o solo in parte, da soli o in compagnia – con l’apertura, in alcuni casi straordinaria, di luoghi che si “celano” ai nostri occhi nella vita quotidiana: palazzi, chiese, teatri, giardini, cortili, spesso inaccessibili al pubblico, a volte poco conosciuti oppure appena restaurati. Tra questi alcuni monumenti restaurati con i proventi del Gioco del Lotto, come disposto dalla legge 23 dicembre 1996, numero 662: dal 1998 al 2014 sono stati infatti realizzati oltre 600 progetti di conservazione e tutela del patrimonio artistico nazionale per un investimento totale di oltre 1 miliardo e 800 milioni di euro.
A Napoli verranno proposte visite alla monumentale Chiesa di San Giovanni a Carbonara e alla Stanza del Lazzaretto dell’ex Ospedale della Pace, caratterizzata da un ballatoio che costeggia le pareti, usato per calare cibo e bevande ai malati, e da pregevoli affreschi. A Venezia saranno aperti tre luoghi della comunità armena, a testimonianza dell’antico e profondo legame che la unisce ai veneziani, tra cui l’Isola di San Lazzaro degli Armeni, donata nel 1717 dalla Repubblica di Venezia a un gruppo di monaci in fuga dall’assedio turco e oggi uno dei maggiori centri che mantiene in vita lingua, letteratura e tradizioni armene.
A Roma si potrà ammirare il quartiere che si è sviluppato in occasione dell’Esposizione Universale del 1911 e dei 50 anni del Regno d’Italia e sarà possibile visitare Villa Poniatowski, splendido edificio cinquecentesco della cui trasformazione fu incaricato l’architetto Valadier agli inizi del 1800: restaurato con i proventi del Gioco del Lotto, oggi ospita una sezione del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. A Milano si andrà alla scoperta dei luoghi che raccontano la storia dell’impegno civico che da sempre caratterizza la città: tra questi il Monte di Pietà, istituito su volere di Ludovico il Moro nel 1498 con l’intento di garantire l’accesso al credito ai ceti sociali più umili, riadattato dal Piermarini nel 1796 e l’Archivio storico del Policlinico, con la visita ai saloni del Capitolo d’Estate e del Capitolo d’Inverno.
A Modena verrà proposto un itinerario dedicato alla street art: alla scoperta dei graffiti presenti in molti luoghi identitari della città tra cui il vecchio Palazzetto dello Sport di Modena, conosciuto anche come Palamolza, luogo sacro per la storia sportiva della città, che ha visto l’inizio dell’epopea della gloriosa squadra di pallavolo Panini Modena. A Bari si potrà fare una passeggiata tra architetture antiche e contemporanee, come Palazzo Fizzarotti, vero e proprio gioiello in stile neo-gotico veneziano realizzato tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900.
A Bologna le aperture avranno invece come filo conduttore la musica: tra queste alla Regia Accademia Filarmonica ci si potrà emozionare di fronte ai manoscritti autografi di Rossini e Mozart e ammirare la collezione di caricature di famosi musicisti realizzate in terracotta da Eugenio Amador. Luoghi immersi nel silenzio e nella pace quelli proposti ad Alcamo (Trapani), come i giardini di Palazzo Rocca, un polmone verde completamente nascosto alla vista nel pieno centro cittadino.
La Faimarathon sarà aperta a tutti, ma un trattamento di favore verrà riservato agli iscritti Fai e a chi si iscriverà durante l’evento. A loro saranno dedicate le aperture eccezionali in molte città, corsie preferenziali ed eventi speciali. A Bologna saranno solo per loro gli studi di registrazione, mastering e authoring Fonoprint Studios, tra i più importanti d’Italia scelti tra gli altri da Lucio Dalla, Paolo Conte, Vasco Rossi, Ligabue. A Venezia Ca’ Zenobio, palazzo costruito tra il XVII e il XVIII secolo e dal 1800 sede dei Mechitaristi Armeni, che custodisce affreschi di Dorigny, Tiepolo e Lazzarini. Per gli iscitti Fai saranno inoltre aperti A Roma i depositi della GNAM - Galleria Nazionale di Arte Moderna, che è stata restaurata con i proventi del Gioco del Lotto. A Milano la Quadreria dei ritratti dei benefattori nell’Archivio storico del Policlinico, con opere di Hayez, Segantini, Casorati, Sironi.
A Napoli visite 'riservate' al Cabinet del Duca, presso il Palazzo Saluzzo di Corigliano, un ambiente di 5 metri per 5, progettato nel 1732 dallo scenografo e architetto Filippo Buonocore, esponente di una importante famiglia napoletana di decoratori, che si trova al secondo piano del Palazzo Saluzzo di Corigliano, ora sede dell’Università degli Studi di Napoli Orientale. L’ambiente, che in origine era lo studiolo del duca di Corigliano, è completamente rivestito di specchi e arricchito con scene allegoriche e mitologiche in legno intagliato e dorato. Ancora a Napoli, per soli iscritti Casa Zevola, l’abitazione di Giuseppe Zevola, pittore, poeta e filosofo napoletano, è un esempio di sapiente stravaganza: mobili di famiglia e specchiere barocche pendono dal soffitto, porte e finestre sono coloratissime, così come le sedie, i tavoli, le tovaglie e i piatti, i lampadari e i centri tavola ruotano e, sui muri, eroi della mitologia indiana affiancano figure di santi ed eretici.
A Modena il sito riservato agli iscritti sarà la Fondazione Giorgio De Mitri, con una visita guidata incentrata soprattutto sulla street art e sull’arte dei graffiti, in questo spazio che custodisce un’importante collezione di arte contemporanea. A Trieste solo gli iscritti potranno viistare Ursus, un pontone-gru completamente in acciaio capace di sollevare carichi di 300 tonnellate fino a 70 m di altezza, costruito nel 1910 dallo Stabilimento Tecnico Triestino per posizionare motori e cannoni sulle navi da guerra della flotta asburgica. Nei decenni successivi fu impiegato nella costruzione di tutte le grandi navi che uscirono dall'Arsenale triestino ed è oggi un prezioso reperto di archeologia industriale.
A Como sarà riservata agli iscritti Fai Villa del Grumello, dove si potrà ammirare lo splendido giardino e la serra con la sua nobile struttura in ferro e vetro, edificata dall’architetto Nessi nel 1870. A Bari aprirà per gli iscritti la Casa del Mutilato, realizzata tra il 1935 e il 1940 a opera dell'architetto Pietro Favia secondo la tipica struttura razionalista, il suo maestoso porticato semicircolare sarà aperto eccezionalmente e permetterà l'accesso diretto alla sala principale a doppia altezza. Per l'occasione sarà anche visitabile il monumento interno a cupola, finemente decorato. A Torino visite riservate al Convento di San Domenico, una delle poche testimonianze artistiche medievali torinesi giunte fino a noi. Nei secoli ha subito continue modifiche prima di essere riportato alle sue originarie caratteristiche gotiche. Al suo interno, la Cappella del Rosario, opera settecentesca progettata da Luigi Michele Barberis, con la Madonna del Rosario, un capolavoro del 1635 del Guercino che raffigura una Madonna col Bambino in grembo. A Lucca i tesserati Fai potranno visitare il Giar dino di Palazzo Pfanner, con l’ampia vasca ottagonale disegnata da Filippo Juvarra e le sue statue di marmo raffiguranti le divinità dell’Olimpo greco. Per la grazia e la perfetta geometria delle sue forme il parco è stato scelto più volte come set di alcuni film in costume, come 'Il Marchese del Grillo' con Alberto Sordi e 'Ritratto di Signora' con Nicole Kidman.
Come in ogni festa anche durante la Faimarathon non mancheranno le sorprese per i partecipanti: in numerose città verranno infatti organizzati eventi inaspettati e iniziative originali e sorprendenti. Dalle improvvisazioni teatrali ai voli in mongolfiera, dagli show cooking alle visite 'musicate' in cui saranno gli strumenti a parlare, dalle installazioni grafiche ai concerti di musica popolare. E ancora, laboratori per bambini, presentazioni di libri, rievocazioni storiche, esposizione di locomotive e macchine d’epoca, e tanto altro. Per ulteriori informazioni sulla FAImarathon e per gli itinerari nelle città coinvolte dall’iniziativa consultare il sito del FAI: www.faimarathon.it.

EGITTO: SPLENDORE MILLENARIO CAPOLAVORI DA LEIDEN A BOLOGNA


La mostra Egitto, che apre il prossimo 16 ottobre al Museo Civico Archeologico di Bologna, non è solo di fortissimo impatto visivo e scientifico ma è anche un unicum nel suo genere poiché gran parte della collezione egiziana del Museo Nazionale di Antichità di Leiden in Olanda, 500 reperti databili dal Periodo Predinastico all’Epoca Romana, saranno trasferiti nella città delle Due Torri per un’operazione che non ha precedenti nel panorama internazionale.
La collezione di antichità egiziane di Leiden – una delle prime dieci al mondo – e quella di Bologna –  tra le prime in Italia per numero, qualità e stato conservativo – verranno così a fondersi e integrarsi in un percorso espositivo di circa 1.700 metri quadrati di arte e storia.
Inoltre i capolavori di questi due collezioni saranno esposti insieme a importanti prestiti del Museo Egizio di Torino e del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, all’insegna di un network che vede coinvolte le principali realtà egittologiche italiane.
La storia di una civiltà unica svelata in una grande mostra che riunisce capolavori dal mondo e che racconta di Piramidi e di Faraoni, di grandi condottieri e sacerdoti, di dei e divinità, di personaggi che fecero il passato dell’Egitto e che grazie a archeologia, scoperte e collezionismo non smette mai di incantare, rivelarsi, incuriosire, affascinare e ammaliare generazione dopo generazione.

Maggiori informazioni e aggiornamenti su www.mostraegitto.it

venerdì 9 ottobre 2015

Pompei: tornano alla luce le Terme Repubblicane


A Pompei continua l'attività di ricerca e di studio nei luoghi meno conosciuti degli scavi archeologici: questa volta ad essere 'riscoperte' e ad essere riportate alla luce sono le Terme Repubblicane, il quinto dei complessi termali identificati a Pompei e presumibilmente il più antico stabilimento pubblico conservato nel sito. 
L’edificio, adiacente l’ingresso del Foro Triangolare, nel corso della prima età imperiale (I sec. d.C.) era andato in disuso ed era stato inglobato dalle residenze private confinanti, quali la casa della Calce e la casa delle Pareti rosse. 
Venne scavato nel 1950 da Amedeo Maiuri che ne documentò la planimetria, da allora non era stato più indagato e la terra e la vegetazione l’avevano interamente coperto.
L'attività di studio, avviata grazie al progetto dell’Università di Berlino (Freie Universität) diretto da Monika Trümper in collaborazione con la Oxford University, e voluto dalla Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia, è stata articolata in due fasi: la prima, condotta nel mese di marzo con la pulizia generale dell’area e il rilievo architettonico, ha riportato alla luce la struttura delle terme scavate da Maiuri; la seconda, una campagna di scavo conclusasi in questi giorni e durata 3 settimane, ha cercato di comprendere l’evoluzione nel tempo dell’architettura e della tecnologia utilizzata per gli spazi termali.
Le Terme Repubblicane difatti, essendo tra le più antiche documentate a Pompei, si caratterizzano come momento di sperimentazione che confluisce nella soluzione ottimale delle Terme Stabiane, poco distanti e immediatamente successive, che rappresentano un modello perfetto di complesso termale con la tradizionale suddivisione e impostazione tecnologica poi in uso presso tutti gli edifici del genere.
Conferma della più antica origine di queste terme potrebbe proprio essere la presenza di intercapedini areate poste al disotto del pavimento per creare la camera per il passaggio dell’aria calda per il riscaldamento degli ambienti termali, realizzate da una serie di canali paralleli, in luogo del tradizionale sistema delle colonnine di mattoni poi comunemente adottate in tutte le terme romane.
Le indagini di studio si sono non a caso concentrate nell’area del laconicum (sauna) e del praefurnium (fornace), che risultano tra gli esempi più antichi noti per la fase di passaggio dal modello greco a quello romano, al fine di precisarne lo sviluppo cronologico e il funzionamento.
Oltre all’attività di scavo si è prodotta una nuova pianta dell’area e la schedatura mediante fotogrammetria e/o laserscan di tutti gli elementi architettonici e decorativi. La campagna proseguirà in futuro con ulteriori indagini stratigrafiche dell’edificio per precisarne fasi e funzioni dei diversi settori.
I risultati delle ricerche sono fondamentali per fornire tutti gli strumenti scientifici necessari alla progettazione del restauro, alla conservazione e alla finale fruizione da parte del pubblico.

"Ricordiamoci di salvare l'Italia - Un patrimonio unico che appartiene a tutti noi. Italia casa tua!"


E' questo lo slogan della campagna d'autunno del Fai (Fondo ambiente italiano) presentata oggi al Mibact dal presidente del Fondo, Andrea Carandini, e dal suo vicepresidente, Marco Magnifico, alla presenza del Ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini. 
Una campagna di raccolta fondi e iscrizioni che culminerà, il 18 ottobre nella Fairmarathon, organizzata con Il Gioco del Lotto e patrocinata dal Mibact. 
Fino al 31 ottobre sarà possibile iscriversi al Fai, per un anno, con una quota ridotta da 39 a 29 euro. 
Attualmente gli iscritti "sono oltre 100mila", come rivendica con orgoglio Carandini che ha più volte sottolineato la svolta impressa da Franceschini nell'ambito della gestione dei beni culturali, nonostante "un ottuso passatismo contrario a ogni riforma"
Carandini si è schierato con Franceschini anche nella querelle sul passaggio delle grandi navi a Venezia, sottoscrivendo l'opzione Trieste.
La campagna del Fai, oltre a mirare alla raccolta di fondi vuole "sensibilizzare gli italiani sull’importanza della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio", puntando soprattutto sui giovani, ed è significativo che proprio ai volontari dei Gruppi FAI Giovani quest’anno sia stata affidata la Faimarathon, una Giornata Fai d’autunno alla scoperta di un’Italia diversa che domenica 18 ottobre coinvolgerà 130 città. 
La Faimarathon, in tutte le sue edizioni realizzata con Il Gioco del Lotto, sarà una grande passeggiata culturale nell’Italia più bella, senza punti di partenza o arrivo, che permetterà, attraverso itinerari tematici e visite guidate a contributo libero, di scoprire oltre 500 luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale, alcuni inaccessibili o poco conosciuti, che rappresentano l’identità e la storia delle nostre città.

giovedì 1 ottobre 2015

Raffaello ai Musei Capitolini


"E' la prima volta di Raffaello ai Musei Capitolini, sembra quasi curioso ma è così". L'assessore alla Cultura del Comune di Roma, Giovanna Marinelli, sottolinea all'Adnkronos l'importanza della mostra 'Raffaello, Parmigianino, Barocci. 
Metafore dello sguardo', che domani apre i battenti ai Musei Capitolini rimanendo visitabile fino al 10 gennaio 2016. Un'esposizione, organizzata da MetaMorfosi con Zètema Progetto Cultura, che evidenzia come il modello di Raffaello abbia concorso a determinare gli orientamenti artistici del Parmigianino e quelli molto diversi di Francesco Barocci (Fotogallery).
"Si mette insieme una mostra sicuramente popolare ma anche scientificamente molto interessante. E credo che questo sia il compito di una sovrintendenza e di un museo importante come i Capitolini", aggiunge Marinelli. 
L'esposizione raccoglie una selezione mirata di dipinti, tra i quali il celeberrimo 'Autoritratto giovanile' di Raffaello, della Galleria degli Uffizi di Firenze, accanto all''Annunciazione' e al 'Riposo durante la fuga in Egitto' di Barocci, entrambi dei Musei Vaticani, accanto a una grande produzione di disegni dei tre pittori. Ma anche una bellissima 'Melancholia' di Albrecht Duerer, proveniente sempre dagli Uffizi.
"Raffaello ha avuto due eredi grandissimi tra il '500 e il '600, che sono Parmigianino e Barocci", spiega la curatrice della mostra (e del catalogo edito da Palombi), e direttrice del gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Marzia Faietti. 
"I due grandi maestri erano già indicati nelle fonti di quel periodo come eredi dell'urbinate, metterli insieme è stato un mio desiderio per verificare la veridicità di queste informazioni e arrivare a un traguardo che conferma il nesso e che si apprezzerà con la mostra"
L'allestimento è promosso dall'assessorato alla Cultura di Roma, dalla sovrintendenza capitolina ai Beni culturali e dal Mibact in collaborazione con il gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
"Noi ci collochiamo in una posizione di sostegno alla valorizzazione dei giacimenti culturali", spiega Pietro Folena, presidente di MetaMorfosi, che aggiunge: "Siamo convinti che ci sia un privato che può mettersi al servizio delle istituzioni pubbliche o anche private o religiose, e portare loro certezze economiche che oggi mancano e, sotto la loro guida scientifica, produrre delle cose di qualità, come questa mostra che non è uno 'show' ma una mostra di qualità dietro alla quale c'è un grande lavoro di una persona come Marzia Faietti", sottolinea Folena.
E sulla redditività dei beni culturali, il presidente di MetaMorfosi non ha dubbi: "C'è senza dubbio, anche se non si può immaginare un profitto paragonabile a quello che vi può essere in altri settori come la finanza. Si può valorizzare il patrimonio grazie a tanti paesi disponibili a finanziare i musei italiani avendo in cambio l'onore di avere prodotti culturali come questi. Quindi chi vuole fare questo lavoro, deve sapere che può anche essere ben retribuito ma che è un'attività che richiede grande vocazione, quasi da missionario", conclude Folena.