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domenica 31 marzo 2013

CARABINIERI: LA TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE

 
La presenza del Comando Carabinieri TPC nella salvaguardia della memoria artistica e culturale ha segnato un ulteriore, brillante risultato investigativo a distanza di 40 anni da un importante furto. La Sezione Falsificazione ed Arte Contemporanea del Reparto Operativo ha svolto una complessa attività investigativa che ha consentito di realizzare il sequestro di 8 dipinti falsamente attribuiti a noti artisti contemporanei come Mario Schifano, Alighiero Boetti e Franco Angeli, di 9 dipinti antichi di notevole interesse storico – artistico risalenti al XVII sec., di un capitello di epoca romana in marmo di pregevole fattura risalente al II – III sec. D.C. e di un’acquasantiera in marmo del XVII sec., per un valore complessivo di oltre 600 mila euro. Nella stessa indagine venivano denunciate all’Autorità Giudiziaria 4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di ricettazione e contraffazione di opere d’arte.
L’azione investigativa, sotto il coordinamento costante della Procura della Repubblica di Roma con il Proc. Agg. Dott. CAPALDO ed il Sost. Proc. Dott.ssa CUGINI, ha trovato linfa da un mirato controllo amministrativo presso una galleria d’arte della Capitale nel corso del quale sono state individuate alcune opere contraffatte. La meticolosa prosecuzione delle attività investigative, realizzate attraverso numerosi pedinamenti supportati da un articolato esame della documentazione rinvenuta nel corso delle perquisizioni a carico di alcuni indagati, conduceva all’individuazione di un primo ricettatore il quale veniva trovato in possesso di 9 dipinti antichi, pubblicati sul “Bollettino delle ricerche delle opere rubate nr. 4 edito dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri”, del capitello e dell’acquasantiera in marmo. Tutte le opere erano state trafugate il 14 settembre del 1974 presso un noto antiquario romano ed inserite nella Banca Dati del Comando Carabinieri T.P.C. ed in quella del Segretariato Generale Interpol di Lione.
L’eccezionalità dell’operazione, oltre al ritrovamento di opere trafugate ben 40 anni prima, è rappresentata dalla eterogeneità di opere sia di archeologia che di arte antica e contemporanea. Questo dato mostra la convergenza di cointeressenze sempre più eclettiche attraverso cui i flussi di denaro della criminalità organizzata e dei singoli mercanti alimentano il traffico illecito di opere d’arte. D’altronde il patrimonio culturale è costantemente aggredito da forme criminali sempre più specializzate e che evolvono le proprie tecniche grazie ai capitali illegali immessi nel settore. La fluidità del mercato consente ai capitali che regolano ed indirizzano l’economia illegale, di rendere invisibile il reinvestimento, spesso attraverso forme di riciclaggio, delle risorse finanziarie di matrice criminale.
Tuttavia, la caparbietà ed il costante impegno a salvaguardia della memoria comune rappresentata dal patrimonio culturale, hanno consentito agli investigatori di superare le criticità dettate dall’accortezza dei soggetti coinvolti e dal tempo che ha contribuito a lenire le tracce. Attraverso il fondamentale supporto della Banca Dati T.P.C., venivano contestualizzati i vari passaggi delle opere trafugate tra alcuni dei soggetti denunciati. A distanza di 40 anni dalla commissione del furto, con il sopraggiunto decesso sia della vittima che del primo ricettatore, i beni sono stati recuperati seguendo un filo investigativo che ha consentito di individuarli quando oramai avevano preso strade differenti. Le opere ora saranno restituite agli eredi dell’antiquario romano.
 
GRANDE RICONOSCENZA DA TUTTA L'ITALIA!

giovedì 28 marzo 2013

Gita di Pasqua: Lomello piccola gemma antica

Per una tranquilla ed istruttiva gita fuori porta nel periodo pasquale, ancora una volta, suggeriamo di andare a Lomello.
E' in piena campagna, immerso nel verde, in quel piccolo triangolo di fertile pianura che e' la Lomellina, e da lei Lomello ha preso, oltre al nome, anche quella piacevole tranquillita' che e' tipica degli ambienti agresti.
Poetico ora, nella stagione delle nebbie e delle prime gelate, il paesino del Pavese, anche se sulla carta e' un punto piccolo piccolo, richiama ogni anno per le sue architetture dalla bellezza superba moltissimi visitatori.
E fra questi pochi sono a conoscenza della storia d' amore che qui ebbe il suo teatro d' azione; perche', come e' narrato dal cronista Paolo Diacono nella sua Historia Longobardorum, l' incontro fra la regina Teodolinda, vedova di Autari, e il duca di Torino Agilulfo, avvenne proprio a Lomello.
E a voler credere alla leggenda, anche il matrimonio, celebrato in una chiesa, sulle cui fondamenta e' stata poi costruita l' attuale Basilica.
Cittadina romana, Lomello ha perso, purtroppo, le tracce di questo periodo: a ricordo dell' epoca di "municipium" sono rimaste solo delle iscrizioni, dei mosaici, un tratto di massicciata stradale e una porta d' ingresso alla cinta muraria.
Intatte, pero', le testimonianze architettoniche di un passato piu' recente.
 
 
Come il battistero di San Giovanni ad Fontes, uno dei piu' antichi battisteri lombardi.
La prima edificazione e' datata al V°- VI° secolo, la seconda cento anni dopo.
Solenne nella sua struttura centrale, dalla forma ottagonale, presenta ai lati nicchie ora rettangolari, ora semicircolari.
Nell' interno, l' antico fonte battesimale, in muratura.
A completare un effetto scenografico di strabiliante bellezza, la Basilica di Santa Maria Maggiore.
Anche nell' architettura della chiesa si nota una sovrapposizione di interventi stilistici di diverse epoche storiche.
La vecchia facciata si appoggia, ad esempio, su ruderi che, con molta probabilita', sono i resti di una precedente.
 
 
 
 
Particolari sui quali ha ricamato la fantasia popolare: si sussurra, infatti, che la basilica sia stata distrutta dal diavolo, e da lui ricostruita.
E che sia rimasta incompiuta perche' il sorgere del sole lo costrinse alla fuga. La pianta della basilica e' asimmetrica, un tocco di irregolarita' a vantaggio del visitatore, che scopre pilastri non corrispondenti e archi non paralleli.
Lomello ha anche un castello, ora adibito a sede del Municipio.
Una rocca massiccia, di forma cubica, con una sola torre d' ingresso.
 
 
Nelle sale del piano rialzato alcuni affreschi: i primi, attribuiti a un pittore di scuola fiamminga, riproducono i segni zodiacali, i secondi, opera invece di un artista veneto, raffigurano il Paradiso dantesco e la vita di Santa Caterina.

mercoledì 27 marzo 2013

Pasqua e Lunedì dell’Angelo nei Musei statali



 
 
"In occasione delle festivita' pasquali, domenica 31 marzo e lunedi' 1 aprile, gran parte dei luoghi della cultura statali rimarranno aperti in via straordinaria".
Lo annuncia in una nota il Mibac sottolineando che "tutti i cittadini italiani e i turisti stranieri avranno cosi' l'opportunita' di conoscere e riscoprire il patrimonio storico artistico italiano".
"Sul sito del Mibac (www.beniculturali.it) e' disponibile l'elenco completo di musei, aree archeologiche e monumenti, che resteranno aperti", conclude il Mibac.

martedì 26 marzo 2013

 
 

Pasqua: torna percorribile agli Uffizi il Corridoio Vasariano

 
E' tornato percorribile da oggi l'accesso al Corridoio Vasariano dal lato di ponente della Galleria degli Uffizi.
Le aperture straordinarie del Corridoio Vasariano - con ingresso dagli Uffizi e uscita nel Giardino di Boboli, presso la Grotta del Buontalenti - sono possibili su prenotazione scrivendo un'email all'indirizzo firenzemusei@operalaboratori.com.
 
La soprintendenza per il Polo Museale Fiorentino ha varato il programma delle aperture straordinarie in occasione delle prossime Festivita' Pasquali. Nei giorrni 31 marzo e 1° aprile (Pasqua e Pasquetta) saranno aperti al pubblico la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell'Accademia, la Galleria Palatina e la Galleria d'Arte Moderna, e la Villa medicea di Cerreto Guidi dalle ore 8.15 alle ore 19; anche il Giardino di Boboli, il Museo degli Argenti, il Museo delle Porcellane, la Galleria del Costume e il Giardino Bardini, e le ville medicee di Castello (col giardino), della Petraia e di Poggio a Caiano resteranno aperti dalle 8.15 alle 18.30.

Domenica 31 marzo, saranno aperti anche le Cappelle Medicee (dalle 8.15 alle 16.50), il Museo di Palazzo Davanzati e il Cenacolo di Andrea Del Sarto dalle 8.15 alle 13.50.
Lunedi' 1 aprile, saranno aperti anche il Museo nazionale del Bargello (dalle 8.15 alle 17), la Chiesa e museo di Orsanmichele (dalle 10 alle 17), il Museo di San Marco, il Cenacolo di Sant'Apollonia e il Chiostro dello Scalzo dalle 8.15 alle 13.50; il Cenacolo di Ognissanti dalle 9 alle 12.

lunedì 25 marzo 2013

"L'arte racconta la fede"

 
Apre a Lucera (Foggia) il 23 marzo la mostra “Vexilla Regis. L’arte racconta la fede”. L’esposizione, organizzata dall’Ufficio Beni Culturali ecclesiastici della Diocesi di Lucera-Troia, dall’Associazione culturale “Terzo Millennio” e dal Distretto culturale “Daunia Vetus”, è allestita nei locali del Museo Diocesano del Palazzo vescovile. La rassegna  rimarrà aperta fino a giugno nei giorni di mercoledì, sabato e domenica (ore 10.30-12.30).

venerdì 22 marzo 2013

140 capolavori raccontano nascita Rinascimento a Firenze

 
Circa 140 capolavori, molti dei quali sculture, per raccontare quel momento ''magico'' che a Firenze dette il via al Rinascimento agli inizi del Quattrocento. Da sabato 23 marzo al 18 agosto Palazzo Strozzi, a Firenze, sara' sede della mostra ''La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460'', concepita e realizzata in stretta collaborazione con il Museo del Louvre.
Dopo la sede fiorentina, l'esposizione si terra' a Parigi, al Museo del Louvre, dal 26 settembre al 6 gennaio 2014.
La rassegna, divisa in dieci sezioni tematiche, riunisce una gran quantita' di capolavori assoluti, provenienti da musei di tutto il mondo: opere di qualita' straordinaria che illustrano come il Rinascimento in scultura preceda e influenzi, a Firenze, tutte le altre arti, compresa la pittura. Attraverso opere del Ghiberti, di Donatello, di Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, ma anche attraverso dipinti di artisti come Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello, la mostra mette in luce il ruolo guida che la scultura ha avuto nella prima meta' del Quattrocento per la nascita e lo sviluppo del linguaggio rinascimentale e la sua incidenza soprattutto sulla pittura fiorentina contemporanea.
Opere celeberrime, che sono da sempre nell'immaginario collettivo, dalle formelle del Brunelleschi e del Ghiberti per il concorso della seconda porta del Battistero di Firenze (1401), alle sculture monumentali di Donatello per Orsanmichele e per il Campanile, fino ai primi splendidi saggi di terrecotte invetriate di Luca della Robbia, mettono in luce anche la costruzione del ''mito'' di Firenze, che in quegli anni si propone con orgoglio non solo come la ''nuova Roma'' e la ''nuova Atene'', ma anche come la ''nuova Gerusalemme''. 
 

martedì 19 marzo 2013

Firenze, Porta Nord Battistero 'ricoverata' per restauro

 
La Porta Nord del Battistero di Firenze, monumentale opera di Lorenzo Ghiberti (1402-1424), e' stata 'ricoverata' all'Opificio delle Pietre dure, dove per la prima volta in 600 anni sara' restaurata.
Con uno spettacolare trasporto, iniziato ieri sera alle ore 21.00, l'operazione-trsferimento della Porta Nord si e' conclusa intorno alla mezzanotte.
Sono occorsi due viaggi con un camion munito di una gru, uno per ogni anta del peso di 4 tonnellate cadauna.
Una piccola folla ha seguito il trasporto lungo le strade del centro di Firenze, da piazza Duomo fino a via Alfani, dove si trova una delle sedi dell'Opificio.
L'intervento di restauro, che sara' diretto da Anna Maria Giusti (la stessa che ha lavorato sulla Porta del Paradiso), e' reso possibile dall'Opera di Santa Maria del Fiore e dalla Guild of the Dome Association che reperira' i finanziamenti necessari.
L'obiettivo e' quello di concludere il restauro entro l'ottobre 2015, quando a Firenze arrivera' il Papa per il convegno nazionale dei Cei.
La restituzione della restaurata Porta Nord coincidera' con l'apertura del nuovo Museo dell'Opera del Duomo.

Pisa: inizieranno a breve i lavori di restauro della Cattedrale

 
Inizieranno a breve, nel giro di poche settimane, i lavori di restauro della Cattedrale di Pisa. A guidare l'imponente opera, un gruppo multidisciplinare composto da architetti, archeologi degli elevati, storici dell'arte e dell'architettura e petrografi, coordinato e diretto dall'ufficio tecnico dell'Opera Primaziale Pisana, con la supervisione della Soprintendenza di Pisa e la consulenza operativa dell'Istituto Centrale del Restauro.
L'obiettivo, oltre al restauro della Cattedrale, e' quello di mettere a punto un progetto conoscitivo sistematizzato che integri la storia tramandata dalle fonti d'archivio con quella ancora racchiusa nella struttura materiale dell'edificio, vero e proprio archivio di se stesso, traducendo la 'conoscenza' in qualita' progettuale, con ricadute efficaci e in tempo reale sul cantiere.
Questo restauro diventa quindi anche l'occasione per svelare quella parte di storia ancora sconosciuta e custodita dalla fabbrica all'interno della sua stessa struttura: un archivio, quello materiale, mai sino ad ora indagato.

sabato 16 marzo 2013

Scoperta la tomba di una cantante nella Valle dei Re

 
Nella Valle dei Re e' stata scoperta la tomba di una cantante della corte dei faraoni, vissuta oltre tremila anni fa, al tempo della XXII dinastia. E' una delle scoperte piu' importanti avvenute in Egitto negli ultimi decenni: non hanno dubbi gli archeologi dell'Universita' svizzera di Basilea impegnati nella Valle dei Re, dove ha sede la celebre necropoli sulla riva occidentale del Nilo.
Laddove, durante il Nuovo Regno (1550-1075 a.C.), trovarono riposo faraoni e aristocratici, questa volta i riflettori si sono accesi su una donna. A otto metri di profondita', il rinvenimento di una porta sigillata con enormi pietre celava una tomba e una storia ancora tutta da raccontare. La piccola camera custodiva un sarcofago intatto, scolpito in legno di sicomoro e decorato con svariati geroglifici di colore giallo.
''Dopo aver tradotto l'iscrizione - afferma l'archeologa svizzera Susanne Bickel alla rivista 'Archeologia Viva' - siamo rimasti senza parole. La tomba apparteneva a Nehemes Bastet, una donna di classe agiata che aveva la qualifica di 'Cantante di Amon', vissuta intorno alla meta' del IX sec. a.C., al tempo della XXII dinastia. Uno status assolutamente rispettabile dato che, assieme ad altre eleganti e ricche signore dell'epoca, le era stato concesso l'onore di intonare canti durante le celebrazioni di una delle principali divinita' egizie''.

Siena, dal 6 aprile il Duomo apre la 'porta del cielo'

 
Il Duomo di Siena non finisce di sorprendere. Dopo la scopertura del pavimento che ha fatto conoscere a un pubblico numeroso di visitatori italiani e stranieri le tarsie disegnate dagli antichi maestri raffiguranti un percorso di sapienza e di fede, la cattedrale apre ora la sua porta alle sommita' della fabbrica. Dopo lunghi restauri, a partire dal 6 aprile, sara' possibile ammirare il 'cielo' del Duomo, una serie di locali mai aperti al pubblico in cui per secoli nessuno e' potuto accedere, ad eccezione le maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvicendati nei secoli, di cui recano testimonianza progetti e schizzi effigiati talvolta direttamente sui muri.
La magnifica facciata del Duomo e' fiancheggiata da due imponenti torri terminanti con guglie di svariate forme che si proiettano verso l'alto, al cui interno si inseriscono scale a chiocciola, quasi segrete perche' nascoste alla vista dei visitatori, che conducono verso il 'cielo' del Duomo. Una volta giunti sopra le volte stellate della navata destra si inizia un itinerario riservato a piccoli gruppi, accompagnati da un'esperta guida, che riserva una serie di scoperte ed emozioni. Sara' infatti possibile camminare 'sopra' il sacro tempio e ammirare suggestive viste panoramiche dentro e fuori della cattedrale.
Saranno aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, dalle quali il visitatore si affaccera' all'interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali monumenti scultorei e dell'interno della cupola con il Pantheon dei santi senesi, i quattro Patroni, santa Caterina e san Bernardino, i giganti dorati che proteggono dall'alto la comunita' dei fedeli. Si percorre dunque il ballatoio della cupola dal quale sara' possibile contemplare l'altar maggiore, la copia della vetrata di Duccio di Buoninsegna, con al centro la mandorla di Maria Assunta, e i capolavori scultorei.

martedì 5 marzo 2013

Monna Lisa, al via esami ossa per cercare la sua vera tomba

 
Al via la seconda fase della ricerca dei resti mortali di Monna Lisa, ovvero Lisa Gherardini, la moglie del ricco commerciante Francesco del Giocondo che avrebbe ispirato la celeberrima Gioconda di Leonardo da Vinci custodita al Louvre.
La modella del dipinto sara' ricercata tra gli otto scheletri rinvenuti nella prima fase della ricerca, durante gli scavi archeologici nell'ex chiesa e nell'ex convento fiorentino di Sant'Orsola, che e' durata circa un anno e mezzo a partire dal maggio 2011.
I reperti sono stati inviati oggi alla sede di Ravenna dell'Universita' di Bologna, dove si trova il Dipartimento di Antropologia, che in collaborazione con altri atenei italiani, procedera' agli esami scientifici con il carbonio 14 (per determinare la loro datazione), alle analisi istologiche e alle analisi dei metalli pesanti che sono presenti nei resti ossei per individuare eventuali malattie.
La seconda fase della ricerca si concludera' con l'esame del Dna, per avere la prova regina circa l'eventuale ritrovamamento di ossa compatibili geneticamente con la vera Monna Lisa.
Per completare gli accertamenti scientificim ci vorranno quattro-cinque mesi, ha annunciato Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Provincia di Firenze, proprietaria del complesso di Sant'Orsola.

sabato 2 marzo 2013

Monna Lisa, i resti saranno analizzati da Ateneo Bologna

 
In occasione del trasferimento alla Universita' di Bologna degli otto resti mortali recuperati nella ex chiesa e nel complesso conventuale fiorentino di Sant'Orsola, martedi' 5 marzo, alle ore 12, a Palazzo Medici Riccardi, si terra' una conferenza stampa relativa agli scavi archeologici richiesti alla Provincia di Firenze dalla Soprintendenza, come atto preliminare ai lavori di ripristino dell'ex monastero.
Nel corso della conferenza saranno illustrati anche i risultati della prima fase della ricerca autonoma promossa dal Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali, presieduto da Silvano Vinceti, finalizzata alla scoperta dei resti mortali della Monna Lisa.
E ancora: gli esami di laboratorio che caratterizzeranno la seconda fase della ricerca effettuati nella sede di Ravenna dell'ateneo bolognese.
Sara' presentata inoltre alla stampa la piattaforma web internazionale, realizzata da Capitale Creativo Srl, dedicata alla ricerca della Monna Lisa, che diventera' l'organo ufficiale di comunicazione e promozione delle attivita' del Comitato.
Durante la conferenza stampa verra' consegnato ai giornalisti un dossier con la sintesi dei principali risultati dell'indagine iniziata nel maggio del 2011 da Silvano Vinceti.