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martedì 17 maggio 2011

I profumi di Boboli Firenze - Giardino di Boboli - Orto della Botanica inferiore

Ripropongo un evento che si svolgeà dal 19 al 22 maggio 2011
Il monumentale Giardino di Boboli ospita dal 19 al 22 maggio 2011 la quinta edizione di I profumi di Boboli, percorso espositivo/commerciale di documenti di prestigio della tradizione artistica legata all'universo botanico.
Una vetrina di circa venti produttori selezionati, e talvolta poco conosciuti, di profumi, saponi, candele, profuma-ambienti, olii essenziali, cosmetici, estratti da erbe aromatiche, spezie, fiori e piante profumate, tessuti, stampe, arredi da giardino, accessori e complementi.
Nei quattrocento anni, compiuti quest'anno, di storia del Reale Giardino di Boboli questa è l'unica manifestazione in cui viene permesso non solo di presentare, ma di vendere i prodotti di laboratorio prescelti. Ospiti fissi e new entry.
Dalle colline toscane: una esclusiva linea di bellezza con olio extravergine di oliva Toscano IGP biologico. La ricchezza della formulazione, appositamente studiata per mantenere inalterato l'equilibrio idrolipidico della pelle, rende questa preziosa ricetta una vera e propria esperienza sensoriale e olfattiva riservata al pubblico di I profumi di Boboli.

Lino, acqua di anemone e giglio marino sono i componenti della fragranza elitaria di una linea di saponi naturali di nicchia da sempre in vetrina a Boboli.
I colori e i profumi della Provenza in un bouchet a base di olii essenziali di eccezionale purezza; cosmetici naturali anti age ricchi di Aloe Vera, enzimi e piante officinali; e ancora l'antico sapere legato alle tecniche di lavorazione del sapone di aleppo, una alchimia di olio di oliva e bacche di alloro rimasta invariata da duemila anni; le delizie di un natura incontaminata hanno oltrepassato le grate dei monasteri d'Italia: prodotti, cosmetici e fragranze che ben si sposano con l'atmosfera di un Giardino unico al mondo!

Le trascorse edizioni hanno anche evidenziato l'aspetto settoriale della manifestazione: un dialogo proficuo tra produttore, distributore e fruitore, un coordinamento strutturato tra domanda e offerta.

Evento collaterale principale 2011 nel corridoio espositivo del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze, sezione di Zoologia La Specola, ONIRICUM Natura tra sogno e realtà. La mostra, a cura di Angelo Pieroni, intende evidenziare tecniche, sensibilità e forme espressive diverse partendo da un tema originario comune: la capacità dell'Uomo di riscoprire la sua appartenenza alla Natura attraverso un percorso di segni e simboli propri di un immaginario che ci accomuna.

Il programma della manifestazione si articola in tre giorni e mezzo con il seguente orario: giovedì 19 maggio dalle 14,00 alle 19,30, venerdì 20 e domenica 22 maggio dalle 9,30 alle 19,30, sabato 21 maggio dalle 9,30 alle 20,00 (n.b. dalle 17,30 alle 18,30 l'unico ingresso nel Giardino di Boboli è da Via Romana, 37/A).
L’ingresso al Giardino di Boboli è gratuito per i residenti nel Comune di Firenze (con presentazione di documento di identità).
Ingresso nel Giardino di Boboli per i non residenti: € 6.00 ( www.firenzemusei.it )
L'ingresso al Giardino di Boboli permette oltre che l’accesso alla manifestazione I profumi di Boboli, la visita al Giardino di Boboli, al Museo degli Argenti, al Museo delle Porcellane, alla Galleria del Costume, in Palazzo Pitti, e al Giardino Bardini.

INFO:
Associazione I profumi di Boboli
Viale Amendola, 20 – 50121 Firenze
tel. 055- 2260738 – fax 055 240085
P.I. 06070200487 – C.F. 94186520485
segreteriaprofumidiboboli@mariagalassini.it

mercoledì 4 maggio 2011

Segreti della Gioconda, al via scavi per tomba Monna Lisa

Quali misteri si celano dietro il quadro piu' celebre del mondo, la Gioconda di Leonardo da Vinci (dipinta nei primi anni del '500), col suo sguardo e il suo sorriso enigmatico, e la presunta modella del quadro, la Monna Lisa, ovvero la nobildonna fiorentina Lisa Gherardini? I segreti della Gioconda potrebbero essere svelati nei prossimi giorni, se verranno trovati, dopo secoli, i resti mortali della donna raffigurata nel dipinto esposto al Louvre.
Dal 27 aprile a Firenze nel Convento di S. Orsola, infatti, sono iniziate  le ricerche sui resti mortali di Monna Lisa. Per tre giorni, dal 27 al 29, grazie all'ausilio del geo-radar verranno presi in esame il sottosuolo dei due chiostri e delle due chiese del Convento dove dovrebbero essere presenti i resti mortali di Monna Lisa. Dal 9 maggio inizieranno gli scavi per portare alla luce le spoglie della Gentildonna, considerata dai massimi esperti di Leonardo la modella della Gioconda. Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e



Ambientali e responsabile della ricerca, ha assicurato: "Sulla base dei nuovi documenti trovati in seguito ad una lunga ricerca effettuata presso gli archivi di Stato di Firenze, escludiamo tassativamente la veridicita' di quanto sostenuto da un giornalista inglese, ossia che le spoglie di Monna Lisa siano state portate nella discarica fiorentina di Ca' Passeri. Questa asserzione, non documentata, non possiede la benche' minima credibilita'.
Nei libri mastri tenuti dalla monache del Convento di S. Orsola inerenti alle sepolture, vengono riportate le sepolture di persone esterne avvenute nel Convento. Si tratta di poche sepolture ove viene trascritto il luogo delle medesime: Maria del Riccio sepolta nel 1609, Giuseppe Ammannati sepolto nel 1680, Pietro Salvini sepolto nel 1687, tutti interrati nella chiesetta di S. Orsola, luogo aperto al culto esterno. Purtroppo, manca il libro mastro che riguarda il periodo in cui venne sepolta Lisa Gherardini, detta Monna Lisa, e cioe' quello dell'anno 1542. Da altri documenti inerenti ai diversi interventi edilizi avvenuti nei secoli passati all'interno del Convento, non risulta che i luoghi, oggetto dell'esame del Geo-radar, siano mai stati manomessi, ne' risulta alcuna sepoltura al di fuori di questi luoghi medesimi". Il registro dei decessi della Basilica di San Lorenzo sembra fugare i dubbi: "Donna fu di Francesco del Giocondo mori' addi' 15 di luglio 1542 sotterrossi in Sant'Orsola tolse tutto il capitolo".
La ricerca, comprensibilmente, verra' seguita dai piu' importanti mass-media di tutto il mondo compresa la televisione araba Al Jazeera nonche' da riviste di alto livello mondiale come il Magazine di National Geographic e da programmi italiani di approfondimento come Voyager. Per secoli sulla figura di Monna Lisa gli storici hanno dibattuto: solo di recente si e' accertato che, con quasi assoluta certezza, la Gioconda fosse effettivamente il ritratto di Lisa Gherardini, sposata a un certo Francesco del Giocondo e quindi detta la Gioconda. Nata nel 1479, Monna Lisa sarebbe morta, probabilmente di peste, a 63 anni, ma anche questo sara' accertato solo con l'esame dei resti mortali. Sulla sua immagine misteriosa e ambigua si sono accapigliati per secoli gli storici ma anche gli scienziati: sono state diagnosticate alla donna persino un'ipercolesterolemia e un'ipertrigiliceridemia, sulla base di alcuni segni nell'incavo dell'occhio sinistro e sulla mano in primo piano. Secondo alcuni, inoltre, la Gioconda non raffigura affatto Lisa Gherardini: c'e' chi dice Costanza d'Avalos, o Caterina Sforza, o persino lo stesso Leonardo, che vi avrebbe introiettato la sua mai dimostrata omosessualita'. Solo l'apertura del feretro potra' sciogliere gli ultimi dubbi.

Sarà l'Italia. La ricostruzione del Primo Senato a Palazzo Madama di Torino

Tetar Van Elven
Palazzo Madama festeggia il 150° anniversario dell'Unità d'Italia con la ricostruzione della Grande Aula del Senato che, a partire dal 1848, ospitò al piano nobile di Palazzo Madama il Senato Subalpino e poi, tra il 1861 e il 1864, il primo Senato del Regno d'Italia. Il progetto è realizzato grazie al significativo contributo della Fondazione CRT e del Comitato Italia 150, in collaborazione con il Teatro Regio di Torino ed è inserito nel programma Esperienza Italia 150.
L'intento di realizzare una struttura il più possibile fedele all'originale ha comportato l'esame di alcune fonti iconografiche ottocentesche e lo studio attento di una vasta documentazione storica, reperita presso l'Archivio di Stato di Torino, il Politecnico di Torino, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e l'Archivio Centrale dello Stato di Roma.
I risultati delle ricerche storiche, con un approfondimento sulla storia di Palazzo Madama nell'Ottocento, e il complesso lavoro di realizzazione scenica saranno raccolti in un catalogo curato da Enrica Pagella, la cui pubblicazione è resa possibile dal contributo dei Clubs Lions di Torino. Il volume conferma la sinergia ormai consolidata tra i Lions e Palazzo Madama.

A partire dal 16 marzo 2011 e fino all'8 gennaio 2012 il pubblico potrà rivivere uno dei momenti più significativi della storia del Risorgimento italiano. Sarà l'Italia Sarà anche l'occasione per offrire uno spazio dedicato al confronto e alla discussione su tematiche di attualità quali la democrazia, la convivenza civile e la vita sociale, Nel corso dei 256 giorni di apertura, grazie ad un articolato programma di attività destinate a tutti i visitatori e alle scuole, la sala del Senato diventerà un vero e grande laboratorio di educazione alla cittadinanza per ragazzi e adulti, che avranno anche la possibilità di vivere l'esperienza del voto. Per questo è stato studiato un percorso multimediale della durata di 20 minuti che attraverso video e drammatizzazioni audio farà conoscere e rivivere le tappe più significative della storia del Senato e alcuni importanti dibattiti tenutisi nell'aula tra il 1848 e il 1864. Un ciclo di conferenze e giornate di studio a cura di importanti storici e giornalisti, avranno come tema i grandi discorsi della democrazia, ma si susseguiranno anche letture di classici, concerti e monologhi teatrali.

Parte integrante del progetto Senato è la realizzazione di un sito internet (collegato al sito istituzionale di Palazzo Madama) che fornirà tutti gli approfondimenti e le informazioni legate alle attività in museo e alla storia del primo Senato italiano, con schede dedicate ai personaggi che lo animarono, ai dibattiti che qui si svolsero. Il pubblico di internet, attraverso i principali social network, potrà partecipare alle votazioni sui temi, proposti mensilmente, del primo Senato d'Italia.
Approfondimenti e calendario sono consultabili sul sito dedicato a Sarà l'Italia: www.primosenatoitalia.it

Tra i documenti del Medioevo e del Rinascimento: I riti del matrimonio



Visita guidata

L’Archivio di Stato di Firenze partecipa agli ITINERARI promossi da :

SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI FIRENZE - SEZIONE DIDATTICA E UNIVERSITÀ DELL’ETÀ LIBERA

11 e 25 maggio 2011
ore: 15-17
Firenze, Archivio di Stato V.le Giovane Italia, 6


Per informazioni e prenotazioni:
Università dell’Età Libera, Via Nicolodi 2
tel 055/2625842/841
mail: t.pucci@comune.fi.it e g.sani@comune.fi.i

L'acqua, la pietra, il fuoco - Bartolomeo Ammannati Scultore

Bartolomeo Ammannati,  Ercole e Anteo,  1560, bronzo, h. 201 cm.  Castello (Firenze),  Villa Medicea di Castello
Bartolomeo Ammannati, Ercole e Anteo, 1560, bronzo, h. 201 cm. Castello (Firenze), Villa Medicea di Castello
Nella primavera del 2011 al Bargello si terrà la prima mostra monografica dedicata a Bartolomeo Ammannati, nel V centenario della nascita dell'artista di cui il Bargello possiede buona parte delle opere scultoree. Il titolo allude al tema centrale dell'esposizione, ovvero alle tre importantissime Fontane, che l'Ammannati realizzò per commissione del duca Cosimo I: quella destinata al Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio; quella per la Piazza della Signoria (ovvero "del Biancone"); e quella per il giardino della Villa medicea di Castello.
La mostra prevede la spettacolare ricostruzione, nel cortile del Bargello, della prima di esse: la fontana marmorea che avrebbe dovuto essere installata nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio (e perciò detta "della Sala Grande"), composta di sei grandi statue di divinità, che nei secoli ha ornato i giardini granducali di Pratolino e di Boboli, prima di giungere smembrata al Bargello. Infatti, il progetto iniziale, così suggestivo, di una fontana all'interno della Sala Grande fu interrotto nel 1560 per realizzare invece la più pubblica (e più propagandistica) Fontana di Piazza - o del "Biancone"- pure affidata all'Ammannati, al quale il Duca commissionò pochi anni dopo anche la Fontana della sua Villa di Castello, con il gigantesco Ercole e Anteo di bronzo al centro del giardino e vari animali all'interno della grotta. La mostra, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze, sarà dedicata a queste tre fontane, che bene illustrano la politica del Granduca nella valorizzazione estetica e spettacolare dell'acqua - ma anche nella razionalizzazione e nella innovazione tecnica davvero prodigiosa - di questo bene essenziale al benessere dei sudditi. Altre opere scultoree dell'Ammannati (quali la celebre Leda e il Cigno, ilMonumento Nari, il Genio Mediceo, il Marte gradivo, la Venere del Prado), oltre a disegni, progetti, documenti, completeranno l'esposizione. Complemento non irrilevante di questo progetto è un breve documentario, che verrà proiettato nell'àmbito della mostra stessa: dove si illustreranno in particolare le fasi salienti dell'esecuzione della copia - per calco, a resine e gesso - della grande scultura marmorea di Giunone, che verrà poi montata nel cortile del Bargello nella posizione originale al culmine della Fontana della Sala Grande.