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venerdì 29 gennaio 2016

Italia prima al mondo per patrimonio artistico


L’Italia come Paese è il secondo 'Cultural Influencer' al mondo, primo in termini di 'Heritage', ovvero di patrimonio culturale, storico e architettonico. 
E' quanto risulta dall’annuale indagine “2016 Best Countries” realizzata dalla testata americana USNews, organo di stampa statunitense opinion leader da 80 anni, in collaborazione con BAV Consulting e con la WhartonSchool of the University of Pennsylvania, condotta su un campione di 16.000 individui di quattro continenti.
Agli intervistati è stato domandato di valutare i 60 Paesi oggetto dell’indagine attraverso una griglia di specifiche caratteristiche che hanno dato origine a una classifica generale determinata dalla somma del punteggio ottenuto in 7 sotto-categorie che sono: “Adventure” (turismo, accoglienza, bellezza del paesaggio, ecc.), “Citizenship” (qualità della vita, diritti umani e rispetto dell’ambiente della proprietà e delle libertà), “Cultural Influence” (cultura, tendenza, moda, ecc.), “Entrepreneurship” (migliori condizioni per lo sviluppo imprenditoriale), “Heritage” (patrimonio culturale, storico e architettonico), “Movers” (dinamicità), “Open for Business” (opportunità e facilità del business).
Ebbene, l’Italia è risultata prima nel mondo - e a punteggio pieno (10/10) - nella classifica "Heritage” ovvero per patrimonio culturale, storico e architettonico, seguita rispettivamente da Spagna e Grecia. Il nostro Paese si è piazzato al secondo posto - dietro la Francia e prima degli Stati Uniti - nella classifica riservata ai “Cultural Influencer” ovvero Paesi leader e trendsetter nei campi della cultura, tendenza, moda.
Ma se si va a ben guardare il dettaglio di questa categoria si osserva come alla voce “ha una cultura influente” (has an influential culture), l’Italia ha uno score di 10 su 10, mentre quello della Francia, prima in classifica, alla stessa voce è di 8,8/10. “Possiamo quindi affermare che l’Italia - commenta Davide Ciliberti, founder della società di comunicazione Purple & Noise - è il Paese che ha la cultura più influente al mondo”.
E ancora l’Italia è seconda a livello mondiale nella graduatoria “Adventure” (turismo, accoglienza, bellezza del paesaggio, ecc.), subito dietro il Brasile e davanti alla Spagna. Nella classifica generale, ovvero quella che incorona il “miglior Paese al mondo” (“2016 Best Countries”) vince la Germania davanti a Canada (2°), Regno Unito (3°), USA (4°).
L’Italia si colloca soltanto al 12° posto con un punteggio generale di 6,7/10, “che ovviamente non è un risultato negativo - commenta ancora Davide Ciliberti, di Purple & Noise PR - ma avvilisce il vero potenziale che è oggettivamente molto più elevato, e infatti ci colloca dietro Paesi come Francia (8°), Norvegia (9°), Danimarca (10°)”.
Quello che pesa sono i giudizi negativi in tema di “opportunità e facilità nel business” (Open for Business), dove risulta addirittura 36ma nel ranking con un 4 in pagella (4,2/10).
Nello specifico, nel dettaglio dei giudizi relativamente a questo campo d’indagine pesano i giudizi gravemente negativi relativi all’alto livello di corruzione dove all’Italia è assegnato un punteggio di 0,8 su 10, burocrazia (1,8/10), tasse (0,3/10), trasparenza nelle regole della pubblica amministrazione (1,1/10).
Poi, sempre analizzando le sotto-categorie che determinano il ranking generale si osserva come per quanto riguarda le “condizioni per lo sviluppo imprenditoriale” ("Entrepreneurship"), l’Italia si colloca al 18mo posto tra i 60 Paesi del mondo analizzati, anche qui con un voto insufficiente (4,5/10). Peggio si va anche in termini di “dinamicità” (“Movers”) dove siamo al 29mo posto con un 4- in pagella, e quello relativo a un giudizio generale sulla “qualità della vita” di 3,6/10 che ci posiziona al 18mo posto.

mercoledì 20 gennaio 2016

Trasferta per 'La Madonna con bambino e sei angeli' di Botticelli



Il tondo, realizzato durante la fase tarda della produzione artistica del pittore, sarà infatti esposto per la prima volta, dal 14 gennaio al 15 marzo, al Centro Cultural La Moneda di Santiago del Cile. Dopo essere già stata in Russia e Giappone, l'opera lascerà l'Italia in occasione dell’anno dell’Italia in America Latina.
L'esposizione, promossa dal Mibact, dall’Ambasciata d’Italia a Santiago, dall’Istituto italiano di cultura, dalla Galleria Corsini di Firenze e dal Consejo Nacianal de la Cultura y las Artes, è un 'regalo' per festeggiare i dieci anni di vita del Centro Cultural La Moneda, e la visione dell’opera sarà quindi gratuita.
'La Madonna con bambino e sei angeli' è stata realizzata durante la fase tarda della produzione artistica di Botticelli. Un periodo in cui la conversione del pittore matura nel clima turbato della Firenze di fine secolo e determina una svolta nel suo stile. La composizione è pensata per un formato circolare, ma si distingue da esempi precedenti per la costruzione piramidale, l’allungamento delle figure e soprattutto per la presenza degli strumenti della Passione, che rappresentano il fulcro del dipinto e sembrano evocare le prediche infiammate di Savonarola.
Il dipinto del Botticelli fa parte della Galleria Corsini dalla metà del 1600. L’opera venne acquistata dal Marchese Bartolomeo Corsini per seguire le disposizioni testamentarie del fratello, il marchese Filippo Corsini, che si raccomandava di investire in opere d’arte, le quali "aprono la mente ed il cuore". Bartolomeo iniziò così a studiare e ad informarsi per scegliere opere d’arte che potessero essere facilmente riconoscibili e di grande valore artistico. La sua scelta ricadde sul Botticelli.
Botticelli incarna nell’immaginario l’idea stessa del Rinascimento fiorentino e uno dei grandi maestri dell’arte italiana. Allievo di Filippo Lippi e poi attivo nella bottega del Verrocchio la diffusione della sua fama è conferma dalla chiamata nel 1480 a Roma, insieme agli artisti più celebri, per affrescare le pareti della Cappella Sistina.
Al ritorno diviene sempre più stretto il legame con i Medici, di cui è pittore di fiducia. Per la famiglia che detiene il potere a Firenze esegue, tra l’altro, famosissime favole mitologiche profane qual i 'La Primavera', 'Pallade e il centauro', la 'Nascita di Venere'.