testo -->

domenica 9 novembre 2014

Leonardo e i Tesori del Re

Leonardo e i Tesori del Re

La mostra, che ha aperto i battenti il 30 ottobre, fino al 15 gennaio 2015 presso la Biblioteca Reale di Torino  offre un importante esposizione di un centinaio capolavori assoluti tra le opere di Leonardo da Vinci, disegni Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dyck e Rembrandt, codici miniati, carte nautiche ed altre opere grafiche dalle preziose collezioni della Biblioteca.
Per per rendere fruibile il patrimoniostorico-artistico della Biblioteca, sono stati integralmente ristrutturati i deposit iinterrati per consentire il raddoppio degli spazi espositivi.
Le opere - il celeberrimo Autoritratto, il Ritratto di fanciulla,  il Codice sul volo degli uccelli e altri dieci fogli di Leonardo da Vinci, disegni di Raffaello, Carracci, Perugino, Van Dyck, Rembrandt, Tiepolo, il Theatrum Sabaudiae, codici miniati,  carte nautiche ed altre opere grafiche ed oggetti dalle preziose collezioni della Biblioteca - sono allestite sia nello straordinario Salone realizzato nel 1837 dall’architetto di corte Pelagio Palagi, sia nei due spazi espositivi del piano interrato. Si tratta della Sala Leonardo - realizzata nel 1998 dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino - e del nuovo spazio espositivo che oggi si inaugura e che la mostra intende valorizzare.
La realizzazione del nuovo spazio è stata finanziata in maniera paritetica da Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e da Consulta. Si inquadra nel più vasto progetto del Polo Reale di Torino, promosso dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che riunisce in un unico complesso architettonico cinque musei precedentemente divisi (Palazzo Reale, Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo Archeologico, Biblioteca Reale), per consentire di ripercorrere l’intera storia della città e dell’Italia, dagli insediamenti romani all’Unità d’Italia. La Biblioteca Reale di Torino è il luogo della memoria del Polo Reale e della storia d’Europa; conserva 200.000 volumi, 4.500 manoscritti, 5.000 cinquecentine, 1.500 pergamene, 1.112 periodici, oltre 3.000 disegni, 187 incunaboli – testi del XVI secolo - , 400 album fotografici  e carte geografiche, incisioni e stampe.
Per migliorare la conservazione delle collezioni e per rendere fruibile il patrimonio storico-artistico della Biblioteca, sono stati integralmente ristrutturati i depositi interrati per consentire il raddoppio degli spazi espositivi, rispondendo alla vocazione museale della Biblioteca, vera Wunderkammer, voluta da Carlo Alberto, instancabile collezionista, artefice di acquisizioni importantissime.
I due spazi espositivi sono stati allestiti e attrezzati secondo le più moderne tecnologie di conservazione e di esposizione. 
La mostra, gestita dalla Città di Torino e Turismo Torino e Provincia, è aperta dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 18; il costo del biglietto è di 12,00 €, ridotto a 8,00 € per i possessori della Torino+Piemonte Card, Abbonamento Musei, ragazzi dai 6 ai 12 anni. Gratuità per i disabili, gli accompagnatori, i bambini sino ai 5 anni, guide turistiche patentate (non sono previste tariffe nette per operatori, tariffe speciali per gruppi e famiglie).
L’ingresso alla mostra è esclusivamente su prenotazione (25 persone massimo ogni 30 minuti) acquistabile con carta di credito su www.turismotorino.org o presso la Biglietteria della mostra alla Biblioteca Reale, con pagamento in contanti, pos e carte di credito, secondo disponibilità.

Per maggiori informazioni è possibile chiamare lo 011.535181 attivo dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18 o mandare una mail a biglietteria@turismotorino.org

giovedì 6 novembre 2014

Centro Interuniversitario per la Storia e l’Archeologia dell’Alto Medioevo


Il Centro è nato nel 2005 per iniziativa di Riccardo Francovich, Stefano Gasparri e Cristina La Rocca, con lo scopo di riunire il vasto gruppo di studiosi attivo in Italia nel campo degli studi sull’alto medioevo. 
L’obiettivo fondante era, ed è tuttora, quello di colmare la frattura – culturale e metodologica – tra storia, intesa come studio delle fonti scritte, e archeologia, ossia studio delle testimonianze materiali. Un obiettivo ancora più attuale oggi del momento in cui fu fondato il Centro, alla luce dell’evoluzione generale degli studi sull’alto medioevo in campo internazionale.
A partire dal suo inizio, il Centro è stato costituito dai Dipartimenti di Storia e di Archeologia delle Università di Siena, Padova e Venezia. 
L’attività del Centro, dopo due anni iniziali nei quali è stato attivato un master di II livello per operatori nel campo dei Beni Culturali, si è in seguito concentrata nell’organizzazione di seminari internazionali con cadenza annuale/biennale. 
Tuttavia l’attività di formazione rimane uno degli obiettivi del Centro, unitamente a quello di costituire un punto di aggregazione dei giovani ricercatori del settore.