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sabato 29 settembre 2012

WEEK END: GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO 2012 - “L’ITALIA TESORO D’EUROPA”

 
 
Come di consueto, l’Italia aderisce, insieme ad altri 49 Stati Europei, alle Giornate Europee del Patrimonio 2012 che avranno luogo nel nostro Paese il 29 e il 30 settembre, con lo slogan, ormai consolidato: “L’Italia tesoro d’Europa”.

L’azione congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea ha come scopo primario quello di avvicinare i cittadini europei ad una migliore e reciproca comprensione malgrado le differenze di cultura e di lingua, attraverso l’organizzazione di manifestazioni culturali che mettano in luce il saper fare, le tradizioni locali, l’architettura e gli oggetti d’arte, ma anche la presentazione di beni culturali inediti e l’apertura straordinaria di edifici storici.

Gli obiettivi delle Giornate Europee sono quelli di sensibilizzare i cittadini europei alla ricchezza e alla diversità culturale dell’Europa, creare un clima ideale per fare accettare il ricco mosaico delle culture europee e favorire una più grande tolleranza in Europa che vada al di là delle frontiere nazionali, sensibilizzare il grande pubblico e il mondo politico alla necessità di proteggere il patrimonio culturale.

A questa grande festa europea, il MiBAC partecipa con oltre 1500 appuntamenti, organizzati dai propri Istituti centrali e territoriali che, per l’occasione,
aprono gratuitamente al pubblico tutti i luoghi d’arte statali, che comprendono il patrimonio archeologico, artistico e storico, architettonico, archivistico e librario, cinematografico, teatrale e musicale. A questi si affiancano i luoghi d’arte appartenenti ad altre realtà (Istituzioni, Enti) che hanno aderito alla manifestazione.

Come ogni anno, hanno assicurato la loro partecipazione, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Regioni e Province autonome e le Istituzioni culturali a carattere pubblico e privato.

Alla ricerca di Monna Lisa, martedi' apertura della tomba multipla

 
Una tomba multipla rinvenuta nei giorni scorsi nell'ex convento di Sant'Orsola a Firenze verra' aperta martedi' 2 ottobre, alle ore 11,30, alla presenza della stampa internazionale. Si tratta dell'ennesima sorpresa degli scavi archeologici in corso nell'ambito del progetto di ricerca della tomba di Monna Lisa Gherardini, la nobildonna fiorentina che avrebbe ispirato il celeberrimo dipinto della Gioconda di Leonardo da Vinci esposto al Louvre di Parigi.
La tomba multipla si trova vicina all'altare francescano della fine Quattrocento che fu rinvenuto nel luglio scorso. Qualora dovesse essere confermata la presenza dei resti mortali di due persone, si tratterebbe del sesto e settimo scheletro emersi duranti gli scavi compiuti dalla Provincia di Firenze - su indicazione della Soprintendenza Archeologica della Toscana - per consentire l'avvio dei futuri lavori di ripristino dell'immobile.

martedì 18 settembre 2012

S.Crisogono a Roma, nel degrado la basilica ipogea del IV secolo

 
Affreschi del IV secolo dopo Cristo “immersi” nelle infiltrazioni d’acqua, lapidi alla rinfusa sul pavimento in terra battuta, sarcofagi, capitelli istoriati ancora pieni del fango dal quale sono stati estratti, e la sorpresa finale: un sarcofago aperto con decine di femori e altre ossa umane, esposte. Benvenuti nella basilica paleocristiana di San Crisogono a Roma, una dei primi “tituli” cristiani, la cui prima menzione risale al 499 ma costruita prima, nel IV secolo, sotto Papa Silvestro I (314-335) e continuamente rifatta, fino ad arrivare ai giorni nostri. La basilica trasteverina moderna nasconde nelle sue viscere quella paleocristiana, di estensione probabilmente maggiore rispetto a quella sovrastante; per visitarla basta chiedere al custode, che apre per 3 euro la porticina che dalla sacrestia porta ai sotterranei.
Lì si svela il tesoro, a partire dall’abside: che è ancora oggi decorato con affreschi incredibilmente vividi, anche se immersi in un’umidità probabilmente del 100%, con il Tevere a pochi passi da lì. Un sopralluogo dell’Adnkronos in compagnia di una restauratrice specializzata, Carlotta Nobile, mostra nei dettagli il degrado in cui è lasciata la basilica, una delle migliaia di chiese in carico al Fec, fondo edifici di culto, del ministero dell’Interno. Il titolo è retto dai padri Trinitari, ordine mendicante di diritto pontificio, e attualmente è vacante la carica di titolare.
A colpire soprattutto è il sarcofago, uno dei tanti, appoggiato a uno degli ultimi muri della basilica paleocristiana: ossa umane alla rinfusa, principalmente femori. Atmosfera ‘gothic’ assicurata in un attimo; ma in realtà, spiega la restauratrice, a dover colpire maggiormente è lo stato di abbandono degli affreschi, che dopo aver risucchiato acqua per secoli hanno una patina di calcare evidente lungo una buona parte dell’estensione, e altri danni collaterali.
Impressionante tuttavia la freschezza e la vivacità dei colori e delle immagini, che meriterebbero ben altra sorte e soprattutto cura. I pavimenti lasciano intravedere la tecnica costruttiva, con giochi di laterizi che originariamente dovevano sostenere superfici marmoree e mosaici, a tratti ancora visibili, e i cui scarsi resti sono accatastati lungo le pareti o sotto le volte, a che a “disposizione” di improvvisati cacciatori di souvenir.
Lapidi disseminate qui e lì, alcune risalenti al periodo della prima costruizione, contribuiscono all’aria di fascino trasandato dell’antichissima basilica, mantenuta in assetto dai lavori del primo Novecento e da quelli seguenti, con interventi anche grossolani di mantenimento con il cemento dei margini degli affreschi.

mercoledì 12 settembre 2012

Alla ricerca di Monna Lisa, ritrovato l'altare e uno scheletro...

 
Nell’ambito degli scavi nell’ex convento di Sant’Orsola, dove si cercano le spoglie della Gioconda, sono state scoperte tre nuove tombe e uno scheletro intero all’interno della tomba terragna aperta dalle antropologhe della Soprintendenza Irene Baldi e Silvia Gori. Secondo le prime ipotesi questi resti mortali potrebbero risalire al 1300.
In questa fase di scavi e di ricerca delle spoglie della ‘modella’ ritratta nella Gioconda di Leonardo, sono stati trovati anche i resti di un presbiterio con altare e ciborio, che si ritiene possa essere stato realizzato dalle suore francescane che vivevano nel convento verso la fine del 1400 o agli inizi del ’500.
Secondo quando riferito dall’archeologa della Soprintendenza della Toscana, Valeria D’ Aquino, “Sicuramente è questo l’altare in funzione ai tempi di Lisa Gherardini. Non è escluso che in prossimità dell’altare vi possa essere una quarta sepoltura.” “Queste novità ci obbligano a rileggere in modo diverso le notizie di archivio relative ai lavori fatti dalle monache francescane dopo il 1450”, afferma Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali che sta compiendo uno studio autonomo per individuare eventuali resti mortali della Monna Lisa.
”A questo punto possiamo avanzare nuove congetture circa la sepoltura di Lisa Gherardini, avvenuta nel 1542, ovvero quando era in funzione nella chiesa di Sant’Orsola proprio l’altare ritrovato nei giorni scorsi durante gli scavi compiuti dalla Soprintendenza”.

venerdì 7 settembre 2012

WEEK END

9 settembre dalla spada alla rosa

Dame e cavalieri, rosa e spada, danze e duelli. Rievocazione di atmosfere medievali, spettacolazioni itineranti tra le mura della Rocca, a cura dell’Associazione I Cavalieri di Santa Fina. Le spade si uniscono a creare raggiera di sole. Le donne, come lanterne, creano ruota di luce che esorcizza la paura della notte. Canti e danze rievocano i riti delle stagioni, la ciclicità della vita. È la freccia dell’arciere unione tra terra e cielo, misura del tempo, meridiana della vita.
Laboratori adulti e bambini, giochi, danze, animazioni.
   


atmosfere medievali alla rocca di staggiadame e cavalieri


PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
tel. 366 4792092

info@laroccadistaggia.it

giovedì 6 settembre 2012

Alla ricerca di Monna Lisa, trovate tre nuove tombe

 
Tre nuove tombe, una delle quali probabilmente contenente piu' cadaveri, sono state scoperte nell'ambito degli scavi nell'ex convento di Sant' Orsola a Firenze, dove il comitato per la valorizzazione dei beni culturali presieduto da Silvano Vinceti sta cercando le spoglie della 'modella' della Gioconda di Leonardo, Monna Lisa Gherardini. L'indagine, da poco riavviata dopo uno stop durato svariati mesi, si svolge nel contesto di una serie di lavori effettuati dalla Provincia, proprietaria dell'immobile, su richiesta della Soprintendenza della Toscana come prescrizione in vista del recupero del complesso, per il quale e' stato presentato un progetto di project financing. Sempre durante questa ultima fase di scavi, si spiega poi in una nota, sono stati ritrovati i resti di un presbiterio con altare e ciborio, che si ritiene possa essere stato realizzato dalle suore francescane che vivevano nel convento verso la fine del 1400 o agli inizi del '500. E, secondo quando riferito dall'archeologa della Soprintendenza della Toscana Valeria D' Aquino ''non e' escluso che in prossimita' dell'altare vi possa essere una quarta sepoltura''. ''Si tratta di scoperte importanti che vanno ad arricchire i ritrovamenti fatti nella prima fase degli scavi, dove gia' emersero due tombe terranee e alcuni resti mortali riconducibili ad altre due persone - commenta Vinceti nella nota - Un risultato di rilievo, considerato che siamo a meno della meta' del lavoro di scavo che, dopo la chiesa di sant' Orsola, proseguira' anche nel chiostro grande e in quello piccolo. Alla fine tutti i resti mortali che saranno emersi verranno inviati al Dipartimento per la conservazione dei Beni Culturali con sede in Ravenna dell'Università di Bologna, per avviare ulteriori esami''.

martedì 4 settembre 2012

Leon Battista Alberti, esce prima edizione critica del "De pictura"

 
 
Il ''De pictura'', trattato che l'architetto e artista umamista Leon Battista Alberti scrisse per rifondare su base teorica il mestiere del dipingere, torna sugli scaffali delle librerie in una nuova edizione critica (pp. 480, euro 45,00) a cura della professoressa Lucia Bertolini dell'Universita' di Chieti e Pescara. L'opera esce nell'ambito dell'''Edizione Nazionale delle opere di Leon Battista Alberti'', l'ambizioso progetto portato avanti a partire dal 2000 dalle edizioni Polistampa.
Bertolini, tra i massimi esperti in materia albertiana, ha condotto un'indagine sul testo nella sua redazione volgare del 1435 (che precederebbe quella latina, contrariamente a quanto supposto dalla critica fino al 2000), esaminando in modo puntuale i tre testimoni manoscritti dell'opera, conservati a Firenze, Parigi e Verona, e confrontando analiticamente le proprie proposte di soluzione a quelle delle precedenti edizioni, in particolare quella autorevole curata da Cecil Grayson. Viene cosi' stabilito un testo filologicamente piu' attendibile, mentre la collazione completa dei tre manoscritti aiuta non solo a tracciare la storia elaborativa del trattato, ma anche a meglio riconoscere il metodo di lavoro albertiano.
L'edizione critica del ''De pictura'' fa seguito a quelle del ''Pontifex'' (2007, pp. 324, euro 35) e del ''Trivia senatoria'' (2008, pp. 288, euro 35) rispettivamente curate da Andrea Piccardi e Stefano Cartei. E' imminente quella del ''De iure'' a cura di Maila Banti, mentre c'e' ancora riserbo sull'uscita del celebre ''De re aedificatoria''.