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martedì 13 agosto 2013

Galleria degli Uffizi e polo museale aperti a ferragosto

 
Firenze aperta per ferie.
Il Polo Museale dela citta' toscana, infatti, funzionera' a pieno regime offrendo numerose opportunita' per visitare musei, cenacoli, giardini, mostre temporanee e perfino brindare alla bella stagione sulla terrazza del primo museo d'Italia con 'Aperitivo Ad Arte'.
Il giorno di Ferragosto, dalle 8.15 alle 18.50, saranno visitabili la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell'Accademia, la Galleria Palatina (con gli Appartamenti reali e la Galleria d'arte moderna) di Palazzo Pitti e il circuito museale comprendente Museo degli Argenti, Museo delle Porcellane, Galleria del Costume, Giardino di Boboli, Giardino Bardini.
Dalle 8.15 alle 17 visitabile anche il Museo nazionale del Bargello, fino alle 16.50 il Museo delle Cappelle Medicee e fino alle 13.50 il Museo di San Marco e il Museo della Casa Fiorentina Antica di Palazzo Davanzati.
Tra i cenacoli saranno aperti quello di Andrea Del Sarto (orario 8.15-13.50), di Sant'Apollonia (orario 8.15-13.50) e del Fuligno (orario 9-13). In via Calzaioli sara' aperta la Chiesa di Orsanmichele (ore 10- 17), mentre tra le ville medicee visitabili quelle di Cerreto Guidi (orario 8.15-19), della Petraia (orario 8.15-19.30), il Giardino della Villa di Castello (orario 8.15-19.30) appena eletta 'Parco pubblico piu' bello d'Italia)' e di Poggio a Caiano (orario 8.15-19.30).
Si e' inaugurata un mese fa, ed e' visitabile al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti, la mostra ''Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee'' dedicata alla nascita del collezionismo d'avorio che origino' in epoca medicea. Sempre a Palazzo Pitti, ma alla Galleria Palatina, da non perdere la mostra ''Il sogno nel Rinascimento'' che da' la possibilita' al visitatore di addentrarsi per la prima volta in un argomento cosi' coinvolgente e affascinante, cercando di metterne in luce la ricchezza e varieta'. Tutto cio' senza dimenticare che la Sala delle Nicchie della Galleria Palatina e' sede della mostra Il Mito, il Sacro, il Ritratto, dipinti dai depositi della Galleria.


giovedì 8 agosto 2013

Daverio, tutti in bianco a Segesta per illuminare patrimonio del sud

 
Sara' il critico d'arte Philippe Daverio ad aprire sabato 'Le notti di Segesta', nel teatro greco dell'area archeologica in provincia di Trapani, con 'Save Italy: solo la cultura puo' salvare l'Italia', incontro con il pubblico che, spiega Daverio all'AdnKronos, "in questo caso e' mirato a sollevare l'attenzione sull'enorme riserva culturale del meridione italiano e sul bisogno di considerarla come una priorita'". Per l'occasione Daverio, in accordo con gli organizzatori, invita il pubblico a "venire vestito di bianco, per illuminare il patrimonio del sud e anche perche' si tratta di una Notte Bianca e c'e' la luna piena".
Dal look, "che ha un ruolo scenico, serve a far si che tutti si sentano protagonisti, partecipino con piu' intensita'", alla sostanza dell'incontro, Daverio sottolinea che "tutto lo sviluppo del meridione potrebbe esere posto sotto un'ottica diversa da quella che ha portato alla catastrofe dell'Ilva, alle fabbriche di Gela o all'area industriale di Napoli senza destino. Forse la salvezza sta in un grande progetto di Piano Marshall sui beni cultrali".
Daverio utilizza il marchio 'Save Italy' per caratterizzare quella che definisce "un'opera di sensibilizzazione sulle ricchezze culturali italiane e sul loro degrado.
Il tutto insieme ad un guppo di amici, fra il goliardico e il serio", con iniziative come quella del 2 giugno scorso, Festa della Repubblica, quando lancio' un appello per la salvezza della Reggia di Caserta dall'abbandono proprio davanti all'edificio vanvitelliano, in una sorta di comizio improvvisato, con la complicita' di amministratori locali.
Circa un anno prima, l'1 maggio, Festa dei lavoratori, analogo happening davanti alla Villa di Adriano, a Tivoli, per protestare contro la possibilita', estremamente concreta in quel momento, di localizzare una discarica ad un tiro di schioppo dagli scavi. Proprio in quell'occasione nacque 'Save Italy'.
 

martedì 6 agosto 2013

Monna Lisa, ora si tenta l'esame del Dna

 
L'esame del Dna e' il momento chiave della ricerca sui resti mortali della Monna Lisa, iniziata due anni fa in concomitanza degli scavi compiuto dalla Provincia di Firenze all'interno dell'ex convento di Sant'Orsola a Firenze.
Per consentire questo ultimo e definitivo esame, dopo trecento anni verra' aperta la tomba di famiglia della Gioconda.
La delicata operazione si svolgera' venerdi' 9 agosto all'interno della Basilica della Santissima Annunziata, quando verra' aperta ed esaminata la Cripta dei Martiri che si trova dietro l'altare maggiore.
All'interno della cripta dovrebbero esserci i resti mortali del marito della Monna Lisa, Francesco di Bartolomeo del Giocondo e dei suoi due figli
''Al momento sono in corso gli esami del Carbonio 14 su tre degli otto scheletri ritrovati nella chiesetta del complesso di Sant'Orsola che erano risultati compatibili con l'eta' in cui e' morta Lisa Gherardini - spiega Silvano Vinceti, responsabile della ricerca e del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali - L'esame del Carbonio 14 ci dira' quali di questi tre scheletri e' riconducibile al periodo cinquecentesco. Solo allora sapremo su quali resti mortali si potra' compiere l'esame finale del Dna, ma quest'analisi definitiva sara' possibile solo se dentro la cripta ritroveremo i figli della Monna Lisa''.

Rinascimento a Prato

 
Il Rinascimento torna a casa.
Tra un mese inizieranno ad arrivare a Prato i dipinti che, assieme ai capolavori della collezione del Museo di Palazzo Pretorio, saranno protagonisti della mostra 'Da Donatello a Lippi.
Officina pratese', ospitata appunto a Palazzo Pretorio dal 13 settembre prossimo al 13 gennaio 2014.
Saranno esposte oltre 60 opere.
La mostra, curata da Andrea De Marchi dell'Universita' di Firenze e da Cristina Gnoni della Soprintendenza ai beni artistici, si avvale di un comitato scientifico di rilievo internazionale: fra i suoi componenti c'e' Keith Christiansen del Metropolitan Museum di New York, tra i maggiori esperti al mondo di arte rinascimentale, secondo il quale "n on si puo' comprendere il Rinascimento senza conoscere Prato". Parigi, Londra, Dublino, Oxford, Budapest, Philadelphia, Washington: sono alcune delle citta' da cui dal 2 settembre inizieranno ad arrivare a Prato capolavori di Paolo Uccello, Filippo Lippi e degli altri artisti a cui la mostra e' dedicata.
Tra questi Fra Diamante, il monaco vallombrosano che fu collaboratore fedele di Fra Filippo Lippi durante gli anni pratesi (1452-1465).

giovedì 1 agosto 2013

Torino, inaugurato nuovo Piano Ipogeo dell'Egizio

 
Il Museo Egizio di Torino, la seconda collezione di antichita' egizie del mondo nonche' uno dei musei piu' visitati d'Italia, ha inaugurato oggi i nuovi ambienti ipogei posti al piano sotterraneo del seicentesco palazzo del Collegio dei Nobili, capolavoro di architettura barocca che lo ospita dal 1824.
Si tratta di un'anticipazione significativa di quello che sara' il 'nuovo Museo Egizio': i 1.000 m realizzati al di sotto del cortile interno del Palazzo rappresentano infatti il primo tassello tangibile della radicale trasformazione che sta interessando il Museo Egizio da quasi cinque anni e che portera' nella primavera 2015 a uno spazio espositivo interamente rinnovato finalizzato alla piena valorizzazione del suo un patrimonio museale.
L'apertura degli ambienti ipogei sara' anche l'occasione per offrire un nuovo percorso museale temporaneo, che restera' attivo fino all'inaugurazione del 2015 e che permettera', come e' gia' accaduto negli ultimi cinque anni di lavori, di rendere le diverse collezioni del museo sempre fruibili a studiosi e visitatori senza chiudere mai la struttura, nemmeno per un solo giorno.
Nel nuovo percorso, l'ingresso avviene sempre dal consueto accesso di via Accademia delle Scienze. Passata la biglietteria si attraversa il cortile interno del palazzo barocco per poi passare, attraverso scale mobili, al nuovo ambiente ipogeo.
Qui i visitatori sono accolti da una imponente e nuovissima sala di 1.000 m con un allestimento moderno, pensato per valorizzare circa mille reperti, i piu' rappresentativi della collezione.
Conclusa la visita al piano ipogeo il percorso prosegue risalendo al piano terreno, con la sala del periodo Predinastico, e continua con la celebre Tomba di Kha.
Termina infine nel suggestivo Statuario, con le scenografie del premio Oscar Dante Ferretti tra giochi di luce ed ombre sotto lo sguardo eterno di faraoni e divinita'.