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venerdì 27 settembre 2013

Weekend a Ferrara: alla corte di Ludovico il Moro

 
Week end ricchissimo di appuntamenti al Palazzo di Ludovico il Moro, sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il museo e' aperto dalle 9.30 alle 17 con visite guidate gratuite alle ore 15.30, sia il 28 che il 29 settembre, e alle ore 12 (solo domenica 29).
Sabato 28, il museo 'Una Notte al Museo', iniziativa nazionale del Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo che prevede l'apertura notturna del museo l'ultimo sabato di ogni mese, fino a dicembre.
Dalle 21 alle 23, il museo apre le danze con 'Tango a Palazzo', esibizioni di tango, salon, escenario e nuevo con degustazione di vini offerti dall'Azienda Agricola Terzoni (Bacedasco Alta - Piacenza).
La Sala delle Carte Geografiche fa da palcoscenico a una performance dalle sfumature calienti. Un passo a due fra tango e vino sara' il main theme della serata con le esibizioni di Stefano Babboni, direttore della Scuola 'Tango Volver' (Palestra 'Il Kleb' di Ferrara), e Giulia Casadio. Ogni stile di tango si sposera' con una tipologia diversa di vino prodotto dalle aziende vitivinicole dell'Associazione PIV. Le sonorita' argentine si intrecceranno alle note di sitar e di chitarra barocca di Carlos La Bandera e alla voce del soprano Ieva Manoni. Dallo stile salon, nato nei salotti dell'antica aristocrazia, al tango nuevo (che appartiene agli anni 2000), Stefano e Giulia passeranno anche attraverso venature del ballo tradizionale, quali l'escenario e la llorancita. Il viaggio multisensoriale si concludera' con una visita guidata al Museo che si concentrera' in particolar modo sulle immagini di musica e di danza raffigurate sui vasi attici di Spina.

Domani musei gratuiti e molti aperti fino alle 24

 
Domani, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, l'apertura serale fino alle 24 dei luoghi d'eccellenza della cultura statali che partecipano all'iniziativa 'Una notte al museo', sara' eccezionalmente gratuita. Inoltre, durante questa giornata, le porte di tutti i monumenti, le aree archeologiche e i musei statali, alcuni dei quali generalmente chiusi al pubblico, saranno aperte gratuitamente e offriranno diversi eventi promossi per esaltare le peculiarita' storiche, artistiche e architettoniche di ogni luogo.

venerdì 13 settembre 2013

Il "Codice del Volo' di Leonardo atterra a Washington

 
Il 'Codice sul volo degli uccelli' di Leonardo da Vinci, uno dei piu' straordinari tesori italiani, atterra al National Air and Space Museum di Washington, dove sara' eccezionalmente esposto da domani fino al prossimo 22 ottobre. E' questa una delle mostre-evento piu' attese del 2013, anno della cultura italiana negli Usa, come ha evidenziato il direttore del Museo, il Generale Jack Dailey, dando il benvenuto, questa mattina, al capolavoro leonardesco giustamente considerato il 'piu' famoso quaderno del mondo'.
Potere esporre il Codice, un documento di valore inestimabile, "e' un grande privilegio", ha dichiarato durante l'anteprima dell'evento alla stampa.
Questa mostra, ha aggiunto, "ci consente di ripercorrere la storia del volo, condividendo le scoperte di un genio che trascende il tempo, dal 16mo secolo fino alle icone dell'aeronautica e dell'esplorazione di oggi".
Lo storico documento che apri' la strada al volo artificiale dell'uomo - 18 pagine di disegni e appunti scritti nel tipico stile "a spicchio" di Leonardo, tra il 1505 e il 1506 - anticipa apparecchi e principi aerodinamici relativi al volo meccanico attraverso lo studio del volo e del comportamento degli uccelli. In questo senso il Codice di Leonardo tuttora testimonia efficacemente il rapporto che lega tecnologia ed arte.
"Portarlo a Washington nel 2013, mentre celebriamo l'anno della cultura italiana e i 50 di collaborazione tra Italia e Stati Uniti nello spazio, significa far dialogare Rinascimento e modernita', tradizione e innovazione", ha sottolineato l'ambasciatore italiano negli Usa, Claudio Bisogniero, ricordando come proprio l'innovazione tecnologica, di ieri e di oggi, al pari della grande arte italiana sia un aspetto essenziale di quel dinamismo culturale italiano che l'anno vuole fare conoscere Oltreoceano.

La Madonna di Senigallia di Piero della Francesca negli Usa

 
Riflettori accesi al Museum of Fine Arts (Mfa) di Boston sulla celebre ''Madonna di Senigallia'' di Piero della Francesca (1411-1492) esposta per la primissima volta negli Stati Uniti.
Una mostra annunciata come uno dei grandi eventi espositivi nel ricco calendario di manifestazioni del 2013, Anno della Cultura Italiana negli Usa, resa possibile grazie al prestito della Galleria Nazionale delle Marche e alla collaborazione del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, l'unita' che lavora senza sosta al recupero dei capolavori italiani trafugati ed esportati illegalmente.
Il tratto qualificante dell'esposizione, infatti, non e' solo portare all'attenzione del pubblico americano una delle opera piu' importanti del Maestro, ma quello di alzare il sipario sul problema delle nostre opere d'arte "sparite" - secondo dati della banca dei carabinieri, oltre 1 milione - e sulla battaglia a tutto campo dell'Arma per recuperarle.
Piero della Francesca's Senigallia Madonna: An Italian Tresure, Stolen and Recovered', aperta fino al 6 gennaio ed allestita nella Lee Gallery del Museo, ha come star assoluta il famoso olio su tavola databile tra il 1470 e il 1485, il cui nome deriva dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia, dove l'opera fu anticamente collocata. L'esposizione di uno dei capolavori del Rinascimento italiano sara' peraltro accompagnata da un video che ripercorre gli sforzi del Comando nella brillante operazione che consenti', nel 1976, un anno dopo il clamoroso furto al Palazzo Ducale di Urbino, di ritrovare i dipinti (La Madonna di Senigallia e La Flagellazione dello stesso autore, oltre a ''La Muta'' di Raffaello) riportarli in Italia ed assicurare i ladri alla giustizia.
Un'operazione che e' tutt'ora considerata una pietra miliare dell'attivita' del Comando TPC come ha ricordato Malcolm Rogers, curatore d'arte e direttore del Mfa ringraziando l'Arma e la Galleria delle Marche ''per aver portato qui un dipinto di straordinaria intensita' e spiritualita', eseguito da uno dei piu' grandi artisti italiani''.

domenica 1 settembre 2013

LA RICOSTRUZIONE DE L'AQUILA

 
Più di 60 i cantieri avviati. Oltre 100 gli aggregati con progetti autorizzati dalla Soprintendenza, per un totale di circa 500 milioni di euro di contributi

A poco più di un anno dall'inizio dei primi lavori sono oggi più di sessanta gli aggregati che includono edifici vincolati, nei quali sono stati avviati i cantieri di restauro, su progetti autorizzati dalla Soprintendenza. Ai 37 cantieri già partiti, che procedono a ritmo spedito, si aggiungono quelli appena consegnati o avviati da poco - in particolare tra giugno e luglio, anche a seguito delle ultime approvazioni di contributi disposte dal Comune - per un totale di oltre sessanta cantieri già aperti, corrispondenti alla metà di tutti i progetti finora presentati. Lavori in corso da diversi mesi si incontrano lungo il Corso Vittorio Emanuele e Corso Federico II, dal Castello ai Quattro Cantoni e a S. Bernardino, nelle aree di via Garibaldi, S. Maria Paganica e S. Pietro Coppito, nella zona di piazza Prefettura e del Duomo, fino alla Villa Comunale e a Porta Napoli.

Un breve itinerario nel centro storico consente di individuare alcuni esempi significativi di edifici e complessi che, come già avvenuto un mese fa con palazzo Paone a via Garibaldi, potranno presto mostrarsi a restauri ultimati. Partendo da Palazzo Pica in piazza IX Martiri, dove sono stati appena smontati i ponteggi, appaiono ad un livello avanzato i cantieri di Palazzo Fibbioni e del Consorzio Tempera nei pressi di S. Bernardino, di Palazzo Cappa Cappelli a Corso Vittorio Emanuele, di Palazzo Micheletti e del Consorzio Vico V in via Castello, di Palazzo Bafile in via Garibaldi e, nei pressi di S. Maria Paganica, di Palazzo Cappa Camponeschi e di Palazzo Lely, la cui facciata è ormai quasi completamente liberata dai ponteggi. E inoltre, il Consorzio tra via Roma e via Cascina, Palazzo Visconti a via Roio e, tornando verso il Duomo, i consorzi di Piedipiazza, tra via Sassa e via Roio, di Piazza della Prefettura, di S. Marciano e Palazzo Zuzi in via Bone Novelle. Nel quarto di S. Giusta procedono i lavori a Palazzo Gualtieri in piazza S. Giusta e nell'aggregato "Costa degli Ebrei" in via Fortebraccio, mentre ai margini delle mura cittadine sono quasi completati Villa Masci, Villa La Silvestrella, i cinque edifici del quartiere INCIS di Porta Napoli e il Convento di S. Chiara.
“E’ il risultato dell’impegnativo lavoro svolto dal 2011 dagli uffici della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio, che hanno effettuato l’esame, la valutazione e l’approvazione finale dei progetti per gli aggregati sottoposti a tutela, in attuazione delle ordinanze che prevedevano accanto alla valutazione tecnica anche l’obbligo di accertamento della congruità del contributo.” afferma la Soprintendente Alessandra Vittorini. Fino al 5 marzo scorso infatti, data di entrata in vigore del decreto Monti e dell’obbligo di adozione della nuova scheda parametrica per la valutazione dei contributi, alla valutazione tecnica della Soprintendenza erano demandate anche le verifiche volte alla quantificazione economica e alla stima dei contributi da erogare.

Alla definizione dell'istruttoria e al rilascio dell'autorizzazione sui progetti per gli aggregati concorre anche la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Abruzzo, per quanto riguarda la valutazione dei restauri sugli apparati decorativi. “Dai dati emerge con piena evidenza – continua la Soprintendente - l’importante apporto al processo di ricostruzione del centro storico assicurato da questo lavoro visto che tutti i progetti approvati sono immediatamente in grado di partire con i lavori non appena la disponibilità finanziaria consenta di erogare i contributi di legge. Negli elenchi di finanziamenti disposti dal Comune tra giugno e luglio compaiono infatti ben 46 aggregati approvati dalla Soprintendenza negli ultimi mesi, molti dei quali già con cantieri aperti”.
I progetti presentati fino al 5 marzo 2013 hanno interessato oltre 120 aggregati nel solo centro storico. Quelli già approvati sono 94, pari al 78% del totale, altri sette sono stati autorizzati nelle aree esterne alle mura e nelle frazioni, quasi tutti con i lavori già in corso. Sono quindi più di 100 gli aggregati approvati per l'intero territorio comunale, per un importo pari a circa 500 milioni di euro di contributi. Quelli che hanno avviato i lavori sono una quota pari a due terzi, per circa 300 milioni di euro di contributi. I rimanenti progetti approvati sono in attesa dei prossimi finanziamenti. Oltre ai progetti di ricostruzione degli aggregati - che comprendono prevalentemente edilizia civile privata - la Soprintendenza esamina ed autorizza anche tutti gli altri progetti di restauro di edifici vincolati appartenenti ad Enti e Amministrazioni pubbliche. tra gli altri: il palazzo dell'INPS, la sede del provveditorato alle Opere Pubbliche, l'ex GIL, la Basilica di S. Bernardino, il Palazzo Camponeschi, il Teatro Comunale. Le attività di controllo e sorveglianza da parte degli architetti della Soprintendenza proseguono nei cantieri di restauro avviati, con sopralluoghi, verifiche e accertamenti legati alle diverse fasi dei lavori, alle criticità e agli imprevisti in corso d'opera, ai rinvenimenti casuali di preesistenze architettoniche o apparati decorativi, e alle relative indicazioni operative finalizzate alla tutela e alla conservazione. Il completamento dell’istruttoria con l’approvazione dei progetti ancora in esame procederà a ritmo serrato nei prossimi mesi, con previsione di concludere gli ultimi entro la fine del 2013.

Un periodo di intenso lavoro anche per la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo che sta lavorando alla conclusione dei diversi iter d'appalto che riguardano i lavori di restauro di chiese, monumenti e complessi monumentali aquilani per un totale di circa 65 milioni di euro. Si tratta in particolare di altre procedure che si vanno ad aggiungere a quelle già avviate e che riguardano il Forte Spagnolo (secondo lotto), il Teatro Comunale, e cinque chiese Santa Margherita (la chiesa dei gesuiti), San Silvestro, San Paolo di Barete, San Pietro a Coppito, Sant’Agostino; bisogna poi aggiungere le procedure negoziate che riguardano la Chiesa di Santa Maria del Ponte a Roio e le mura urbiche.