Oro, pietre preziose e smalti per chiudere un mantello o impreziosire un vestito. Un accessorio del genere oggi lo definiremmo glamour eppure si tratta di un eccezionale ritrovamento archeologico, un gioiello medievale databile intorno all'anno Mille e proveniente dagli scavi della canonica di Montieri (Grosseto).
Sabato 24 gennaio la Soprintendenza lo ha esposto per la prima volta al pubblico nella Pinacoteca Senese dove per il momento potrà essere ammirato in tutta la sua bellezza.
La fibula (spilla) d'oro e gemme era stata sepolta a scopo votivo nella chiesa della canonica dalla particolarissima pianta esapetala, cioè a fiore.
A fare il ritrovamento l'archeologo senese Jacopo Bruttini che fa parte del team della grossetana CoopEra. La cooperativa ha curato gli scavi a Montieri sotto la direzione scientifica dell'Università di Siena e comprende giovani archeologi e guide professionistiche.