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domenica 16 aprile 2017

Reggia di Caserta: il parco riapre il giorno di Pasquetta


Di Piero Rossano

E alla fine passò la linea Felicori. 
Come annunciato ieri dal Corriere del Mezzogiorno, che forniva una anticipazione dell’orientamento del manager della Reggia, il grande parco tornerà nuovamente fruibile anche il giorno di Pasquetta. 
Non accadeva dal 1992 per effetto dello stop caldeggiato dall’allora soprintendente Gian Marco Jacobitti e disposto dal prefetto dell’epoca Corrado Catenacci a causa dei danni subiti dal verde e dal patrimonio monumentale, vittime degli «assalti» di decine di migliaia di visitatori giunti per rinverdire la tradizione della gita fuori porta con al seguito vettovaglie e «Super Santos».
Ad ufficializzare la novità è stata una breve nota della direzione del monumento, diramata nel pomeriggio a qualche ora dalla conclusione della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza avente ad oggetto proprio la riapertura del parco. 
Il tutto nel giorno in cui a Palazzo reale di Caserta erano riuniti i responsabili delle più importanti Regge d’Europa per dare vita ad una «rete». Alla presenza del prefetto Arturo De Felice e dei vertici delle forze dell’ordine il direttore del monumento, Mauro Felicori, ha difeso la sua scelta: «Possiamo farcela, continuare a tenere chiuso il parco è anacronistico»
«Sono sicuro che il senso civico dei casertani premierà la fiducia che Felicori ha voluto accordare al territorio» ha commentato a caldo il sindaco Carlo Marino. 
E l’assessore comunale alla Cultura, Daniela Borrelli, ha aggiunto: «Penso che il capoluogo ed il territorio in questi anni siano cambiati. Ora tutti assieme dobbiamo dimostrare di meritare questa apertura di credito»
Dichiarazioni che fanno il paio, però, con i timori rilanciati per tutta la giornata di ieri sui social dopo la pubblicazione dell’articolo del Corriere . «Torneranno i Lanzichenecchi e la Reggia resterà ancora una volta vandalizzata» scrivevano in molti.

Lunedì 17, anche per arginare in qualche modo l’«assalto» previsto, i possessori degli abbonamenti annuali per l’ingresso al parco (si tratta dei residenti del capoluogo e dei comuni confinanti) se vorranno accedere dovranno corrispondere il prezzo del biglietto intero come tutti gli altri: 12 euro, comprensivo della visita degli appartamenti. 
E il varco di accesso al polmone verde dal centro della città (corso Giannone) resterà chiuso. 
Sarà fatto divieto di introdurre tavolini e sedie e di accendere fuochi (tipo barbecue). 
Ai tornelli saranno inoltre requisiti i palloni, in modo da impedire la trasformazione dei prati in tanti campi di calcio. 
Sull’incolumità dei visitatori veglieranno gli addetti alla vigilanza del parco (un centinaio su tre turni di lavoro) e le forze dell’ordine. 
Già da ieri sono state programmate più riunioni per mettere a punto un piano sicurezza. «Fidiamo sempre sul senso di responsabilità delle persone» ha commentato il capo di gabinetto della Questura, Vincenzo Palmiero.
«Eravamo favorevoli all’ipotesi di riapertura e siamo soddisfatti per come sono andate le cose» ha aggiunto Fabrizio Fusco, architetto e membro dell’Associazione «Amici della Reggia». 
«L’allineamento ad altre realtà sia italiane che estere è, a mio parere, da accogliere con favore».
Ultima volta nel ‘91 quando si contarono diversi danni per la grande affluenza (quasi centomila gitanti). 
Da allora gli ampi giardini sono sempre stati chiusi, a dispetto del vecchio editto borbonico che stabiliva di aprire al pubblico l’area il giorno dopo Pasqua