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venerdì 1 settembre 2017

Longobardi. Un popolo che cambia la storia


«Longobardi-Un popolo che cambia la storia»: è il titolo della mostra - l'evento culturale dell'anno per Pavia - che sarà aperta da venerdì 1 settembre fino al prossimo 3 dicembre nelle Scuderie del Castello Visconteo.
Giovedì 31 agosto è stata una fitta giornata di "anteprime": la presentazione alla stampa la mattina e l'inaugurazione a inviti nel tardo pomeriggio. 
Da venerdì la mostra sarà invece aperta al pubblico: poco meno di 100 giorni per celebrare un popolo di cui Pavia fu capitale.
Per dare le dimensioni di questa operazione, è sufficiente indicare alcuni numeri: quasi 100 i musei che hanno prestato le loro opere, 300 i pezzi esposti, 2 anni di lavoro preparatorio. 
Le otto sezioni della mostra, più due nelle sale soprastanti dei Musei civici, raccontano (in un allestimento insolito, colorato e accattivante curato da Angelo Figus) due secoli di storia durante i quali Pavia fu capitale del Regno.
La presentazione della mostra è avvenuta alla presenza del sindaco Massimo Depaoli, dell'assessore alla cultura Giacomo Galazzo, dei curatori Gian Pietro Brogiolo e Federico Marazzi, del direttore dei Musei Civici pavesi Susanna Zatti e anche dei responsabili dei musei dove dopo il 14 dicembre la mostra farà tappa, ovvero il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l'Ermitage di S.Pietroburgo.
Sono 32 i siti e centri longobardi rappresentati, 17 i video originali e le installazioni multimediali, 58 i corredi funebri esposti. 
Tra le opere più interessanti in esposizione, il più antico dei codici contenete l'Editto di Rotari, le monete coniate dai singoli ducati, gli scheletri di cavallo e due cani dalla necropoli di Pogliano Veronese, i corni potori in vetro da Cividale e Castel Trosino e la spada longobarda simbolo della mostra.