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domenica 24 febbraio 2013

LE GIORNATE DEI MUSEI ECCLESIASTICI

 
Sono i "Musei cancellati", nonostante siano regolarmente aperti al pubblico, siano davvero tanti (più di mille), ricchissimi per patrimonio e per attività e siano ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane.
I "Musei cancellati" sono quelli che vanno sotto l'aggettivo di "Ecclesiastici", ovvero Musei Diocesani, di Cattedrali, Chiese, Confraternite disseminati lungo l'intera Penisola, da nord a sud, isole comprese; un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città, "snobbato" da un certo ambiente culturale, soffocato da un'immagine di polverosità e noia che è assolutamente lontana dalla realtà di queste istituzioni.
L'AMEI - Associazione Musei Ecclesiastici Italiani ha deciso di farlo scoprire a tutti, aprendo gratuitamente le porte dei più di 200 Musei Ecclesiastici già aderenti all'Associazione (senza per altro escludere dall'iniziativa i Musei non ancora iscritti) in una due giorni di visite guidate, attività, incontri, musica. L'appuntamento con le Giornate dei musei ecclesiastici è, in tutta Italia, per il 2 e 3 marzo. Musei aderenti ed iniziative si possono trovare sul sito dell'Associazione: www.amei.biz
Le Giornate dei Musei Ecclesiastici non sono che una delle tante iniziative che l'AMEI ha messo in cantiere per il 2013, anno che, negli obiettivi dell'AMEI, è quello della "emersione" dei Musei Ecclesiastici: da Musei "cancellati" a musei sempre più aperti, attivi e protagonisti.
Molti hanno, ad esempio, aderito a quello che è il primo Progetto di rete intorno a un tema scelto a livello nazionale. Per il 2013 lo spunto è stato offerto dalle Celebrazioni per l'anniversario dell'Editto di Costantino che hanno suggerito un percorso progettuale condiviso, ispirato al tema costantiniano nel suo significato originario, e alle sue conseguenze per la storia del Cristianesimo, anche in relazione alla contemporaneità.
Tra le iniziative già programmate si segnala la mostra 313 d.C. l'editto della tolleranza e il cristianesimo imperiale, organizzata dal Museo Diocesano di Milano, un evento espositivo di rilievo internazionale, che sta già suscitando un forte interesse da parte del pubblico, della critica e dei mass media. Ma, accanto all'eccellenza delle opere in mostra, esiste un'eccellenza diffusa sul territorio, di cui l'iniziativa presentata da AMEI intende dar conto. Al fine di valorizzare il patrimonio dei musei ecclesiastici e la capacità di progettare insieme, AMEI ha proposto ai musei ecclesiastici associati di aderire alle celebrazioni costantiniane sviluppando in chiave progettuale temi quali "l'epoca costantiniana e le relative testimonianze nella propria istituzione e/o diocesi", "la nascita del cristianesimo nelle diverse aree di competenza: dalla persecuzione alla tolleranza religiosa. Documenti e monumenti", "Elena e le reliquie della vera croce", il " signum " crucis e le sue declinazioni, tra passato e contemporaneità" e "Tolleranza e dialogo interculturale e interreligioso".
Sono già oltre 70 i musei ecclesiastici italiani, distribuiti su tutto il territorio nazionale, dalla Valle D'Aosta fino alla Sicilia, ad aver aderito al progetto proponendo iniziative diversamente articolate, che si svolgeranno in un arco di tempo compreso tra dicembre 2012 e dicembre 2013: mostre, particolari percorsi di visita al Museo o a beni ecclesiastici del territorio legati alla nascita del Cristianesimo, attivazioni di postazioni multimediali o altri strumenti ICT per favorire l'interpretazione del patrimonio materiale e immateriale delle collezioni e il rapporto con il territorio sui temi dell'iniziativa; esposizione dossier di una o più opere e/o reperti collegati al tema costantiniano, in precedenza non inseriti nel percorso permanente; produzione di opere d'arte contemporanea o approfondimenti dedicati (conferenze, seminari, laboratori.).
Decine di iniziative diverse, spesso molto originali, per scoprire opere e monumenti dei primordi della Chiesa, con la volontà di coinvolgere tutti, credenti o non credenti, cristiani e non.
Accanto agli obiettivi per il 2013, l'Associazione Musei Ecclesiastici Italiani si è posta traguardi a medio termine. E in particolare lo sviluppo e il consolidamento del senso di appartenenza a una medesima comunità museale, non solo da parte delle istituzioni associate ma, auspicabilmente, anche da parte di altri musei ecclesiastici interessati a lavorare in un'ottica di rete.
E' un obiettivo di qualità e di relazione che in buona parte è già stato perseguito in questi primissimi anni di attività dell'AMEI (sorta nel 1996) ma che, con l'appoggio della CEI, l'Associazione intende raggiungere con forza ancora maggiore per contribuire all'istituzione, valorizzazione e conservazione dei musei religiosi esistenti in Italia e per farli uscire da quella sorta di isolamento che li ha resi, per così dire, 'invisibili' al proprio potenziale pubblico.
La riorganizzazione di AMEI in questi anni è passata attraverso una serie di azioni: dall'incentivazione del coordinamento regionale, alla riprogettazione del sito web inteso come aggregatore di contenuti, erogatore di servizi e consulenze, centro vitale di una rete in grado di sviluppare progetti e attrarre nuovi utenti. AMEI ha inoltre promosso iniziative di formazione; ha organizzato convegni biennali per favorire la condivisione di buone pratiche e indicare le linee guida utili allo svolgimento delle attività museali.
 

sabato 23 febbraio 2013

Leonardo da Vinci sbarca in Ecuador

 
E' stata inaugurata a Quito un'ampia mostra dedicata a Leonardo da Vinci.
L'allestimento, che comprende alcune repliche delle sue 'macchine', sara' visitabile nella capitale dell'Ecuador per i prossimi tre mesi.
La mostra, al Museo Interactivo de Ciencias de Quito, era gia' stata allestita in vari paesi latinoamericani e asiatici, ed offre al pubblico la visione di una sessantina di 'pezzi' fra invenzioni e opere d'arte.

venerdì 22 febbraio 2013

Resurrexi. Dalla Passione alla Resurrezione

             
Dal 1° Marzo 2013 l’Opera della Metropolitana in occasione della Pasqua propone Resurrexi. Dalla Passione alla Resurrezione, un itinerario tra i capolavori del Complesso monumentale del Duomo di Siena in occasione dell’Anno della Fede.
L’esposizione racconta, attraverso le preziose miniature che compongono i manoscritti su pergamena, le pitture a fresco e i dipinti su tavola, gli ultimi momenti della vita di Cristo articolati in un suggestivo percorso all’interno del complesso monumentale del Duomo di Siena.
L’itinerario si sviluppa principalmente in due sedi: nella Cripta, un ambiente interamente affrescato, e nel Museo dell’Opera istituito nel 1860 per conservare i capolavori provenienti dalla cattedrale.
Il ciclo figurativo che si dispiega lungo le pareti della Cripta annovera episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Di particolare rilievo le quattro grandi scene dipinte sulla parete di fondo con la Crocifissione, la Deposizione dalla croce, la Deposizione nel sepolcro e la Resurrezione dei morti,  realizzate da un gruppo di artisti senesi della seconda metà del Duecento.
Nelle suggestive sale attigue all’ambiente affrescato, dove si ammirano parte delle antiche strutture della basilica, riconducibili al periodo che va dal XII al XIV secolo, sono esposti alcuni codici miniati provenienti dalla cattedrale e appartenenti alla liturgia pasquale dove nell’incipit latino dell’antifona d’ingresso della messa di Pasqua, Resurrexi, et adhuc tecum sum. Alleluia (Sono risorto, sono sempre con te. Alleluia), il Cristo si identifica e si fa riconoscere, appunto, nella sua nuova condizione di Risorto.
Uscendo dalla Cripta, e attraversando l’antico portale gotico del Duomo Nuovo, si giunge al Museo dell’Opera, dove, al primo piano di una sala climatizzata, è possibile ammirare le Storie della Passione dipinte da Duccio di Buoninsegna sul retro della grande pala d’altare con la Maestà realizzata per il Duomo di Siena tra il 1308 e il 1311.
La scena con l’Entrata di Cristo a Gerusalemme, narrata in tutti i Vangeli e profetizzata da Zaccaria (9, 9), da l’avvio a tutto il racconto delle storie della Passione.
A questa seguono venticinque episodi, dalla Lavanda dei Piedi, alla Cattura, dalle undici storie riguardanti il processo alla grande scena con la Crocifissione, dalla Deposizione dalla Croce alla poetica scena della Resurrezione, dove il Cristo viene solamente evocato. La scena infatti vede raffigurate le tre Marie che giunte al sepolcro troveranno ad accoglierle l’angelo che annuncia loro il grande evento.


RESURREXI . Dalla Passione alla Resurrezione. Itinerario tra i capolavori del Complesso monumentale del Duomo di Siena
Siena, Cripta sotto il Duomo di Siena – Museo dell’Opera
1° Marzo – 31 Agosto 2013

Orari
10:30 – 19:00    ultimo ingresso 18:30

Biglietti
Opa Si Pass (biglietto cumulativo): € 12,00   
Cattedrale e Libreria Piccolomini, Museo dell’Opera e Panorama dal Facciatone, Cripta sotto il Duomo, Battistero, Oratorio S. Bernardino

Ingresso libero per i nati e/o residenti nel Comune di Siena e fino ad 11 anni di età

Servizi Aggiuntivi
Nell’ambito della mostra sarà possibile prenotare visite guidate per adulti e bambini

Info e prenotazioni
0577 286300 – opasiena@operalaboratori.com - www.operaduomo.siena.it
 

sabato 16 febbraio 2013

In mostra 'I grandi Capolavori del Corallo'

 
Tesori dell'artigianato artistico splenderanno a Catania, a Palazzo Valle, dal 3 marzo al 5 maggio 2013, in una mostra proposta dalla Fondazione Puglisi Cosentino con il contributo della Fondazione Roma Mediterraneo.
L'esposizione riunisce i capolavori assoluti dell’antica arte del corallo in Sicilia, luogo dove la realizzazione di questi meravigliosi manufatti raggiunse l’apice della bellezza e della maestria artistico artigianale.
I nuclei principali delle opere in mostra testimoniano la ricchezza e la qualità di alcune collezioni fondamentali del settore, quelle della Banca di Novara, del Museo Pepoli di Trapani (destinato ad ospitare l’esposizione, in seconda tappa, dal 18 maggio al 30 giugno), della Fondazione Whitaker, e del Museo Diocesano di Monreale, altre raccolte pubbliche accanto a pezzi singoli, tesori di collezionisti privati italiani e stranieri
 

mercoledì 13 febbraio 2013

Firenze, riapre Cappella Rucellai con Tempietto dell'Alberti

 
A Firenze riapre finalmente al pubblico la cappella Rucellai, scrigno trecentesco che custodisce uno dei capolavori di Leon Battista Alberti (1467) meno visti in assoluto: il Tempietto del Santo Sepolcro.
Restaurata con il sostegno totale della Fondazione Marino Marini di Pistoia, la Cappella Rucellai con il Tempietto, grazie all'apertura di un passaggio posizionato sul lato sinistro, all'interno della navata centrale del Marino Marini di Firenze, entrera' a far parte del percorso di visita del museo stesso.
La Cappella, gia' facente parte della Chiesa di San Pancrazio, proprieta' della Curia di Firenze, mantenendo la sua destinazione di luogo sacro destinato al culto, sara' definitivamente visibile al pubblico negli orari del Museo.

Per festeggiare questo evento, sabato 16 e domenica 17 febbraio, dalle ore 10 alle ore 19, l'ingresso al Museo Marino Marini e al Sacello dei Rucellai sara' gratuito al pubblico. L'accesso alla Cappella e' consentito fino a un massimo di 25 persone ogni 30 minuti.
 
Realizzato nel 1467, copia in scala di quello di Gerusalemme, il tempietto di Leon Battista Alberti e' noto agli studiosi d'arte di tutto il mondo, ma quasi sconosciuto a Firenze, perche' per decenni non e' stato visitabile.

Iniziazioni e pratiche sessuali, riti dei Templari in tomba etrusca a Tarquinia

 
Una tomba etrusca della necropoli di Tarquinia è stata teatro, nel primo trentennio del Duecento, di riti dei Cavalieri Templari, iniziazioni al loro ordine con giuramenti e pratiche sessuali.
A ricostruire la circostanza sono gli autori del libro, curato dal paleografo Carlo Tedeschi, 'Graffiti templari.
Scritture e simboli in una tomba etrusca di Tarquinia', edito da Viella, che sarà ufficialmente presentato il 19 febbraio, alle 17, nella Sala della Fortuna al Museo nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
Il libro presenta una inedita lettura di quelle testimonianze storiche inusuali che sono i graffiti, una fonte assai poco frequentata dagli specialisti del medioevo ma che, in virtù della sua immediatezza, può aprire inaspettati squarci sulla vita di uomini e società del passato.
In questo caso lo squarcio si apre sui pur studiatissimi Templari, grazie ai graffiti della tomba Bartoccini.
Scoperta nel 1959 e dedicata al Soprintendente dell'Etruria meridionale dell'epoca, la tomba (Necropoli di Monterozzi. VI secolo a.C.), rappresenta perfettamente il concetto di tomba-casa che, insieme alla pianta complessa, ne costituisce il motivo predominante.
Tutti i vani della tomba (una camera sepolcrale e tre celle che si aprono su di essa) hanno il soffitto a doppio spiovente (come una casa appunto).
La più riccamente decorata è la camera principale sulla quale si aprono le tre porte che immettono nelle celle secondarie, poste ad un livello più basso.
Nelle pitture è dominante il motivo a scacchi. Sul frontone della parete di fondo è rappresentata una scena di banchetto mentre su quello della parete d'ingresso sono raffigurati due ippocampi dipinti di rosso.
Su queste pareti riccamente affrescate i graffiti e gli elementi figurativi studiati da Tedeschi, docente di Paleografia latina all'Università di Chieti-Pescara, e dagli altri autori del volume, ovvero Maria Cataldi, Gaetano Curzi, Vittorio Formentin, Marina Micozzi, Roberto Paciocco e Giuliano Romalli.
I testi riscontrati, quasi tutti in volgare, riferiscono appunto che un gruppo di individui, alcuni dei quali qualificati come appartenenti all'Ordine del Tempio, utilizzarono l'ipogeo, sacralizzandolo, per compiervi atti sessuali e pronunciarvi un giuramento.
Il compito che specialisti di diversa estrazione si sono dati, in un lavoro autenticamente interdisciplinare, è stato quello di far parlare le testimonianze, attraverso la meticolosa decifrazione dei segni alfabetici e figurativi e un'attenta contestualizzazione archeologica, storica, linguistica, paleografica e storico-artistica.

domenica 10 febbraio 2013

Festa di San Valentino - 14 febbraio 2013

 
Nell'ottica di promuovere un avvicinamento sempre più coinvolgente del pubblico verso il nostro patrimonio culturale, soprattutto quello meno esplorato, ma non meno significativo, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, propone in occasione della Festa di San Valentino, l'ingresso di due visitatori al costo di un solo biglietto.
 

sabato 9 febbraio 2013

La Madonna di Lorenzo Ghiberti

 
Dopo quasi 6 mesi di lavori, e' stato completato il restauro della 'Madonna col Bambino' di Lorenzo Ghiberti.
L'opera e' stata presentata nella sede della Misericordia di Firenze di piazza Duomo.
L'opera del maestro fiorentino, di proprieta' della Misericordia, andra' ad arricchire dal prossimo 23 marzo la mostra in programma fino al 18 agosto a Palazzo Strozzi a Firenze ''La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze. 1400-1460''.
La raccolta lascera' poi l'Italia alla volta di Parigi, dove sara' ospitata dal 23 settembre al 6 gennaio 2014 nella sala Napoleone del Museo del Louvre.
La Madonna devozionale non sara' quindi presente nella sua collocazione abituale, ovvero nella nicchia del Vestibolo al piano terreno della Misericordia di Firenze, per molto tempo.

sabato 2 febbraio 2013

L’Aquila come cantiere per la ricostruzione

 
Si svolgerà giovedì 7 febbraio presso l’Archivio di Stato de L’Aquila, il seminario “ L’Aquila come cantiere per la ricostruzione “ dedicato ad approfondire in modo concreto ed operativo come la cultura, tutelata e valorizzata, diventi uno strumento di conoscenza e come insieme - cultura e conoscenza – contribuiscano allo sviluppo di un territorio, e nel caso specifico alla sua ricostruzione.

Il seminario rappresenta il secondo passo di un percorso iniziato a L’Aquila con l’inaugurazione – il 14 Dicembre 2012 - della mostra itinerante “Memoria/Futuro –Tecnologie per il patrimonio culturale” promossa nell'ambito del Tavolo di Concertazione MIUR-MiBAC (http://www.ricercainternazionale.miur.it/video/trailer_MF_master_h264.mov).

L’incontro aquilano del 7 Febbraio vuole rappresentare l’occasione per sostenere il cantiere L’Aquila attraverso una più serrata collaborazione tra il mondo della cultura quello della ricerca per sperimentare nuove tecnologie nel campo della tutela e conservazione del patrimonio culturale.
L’incontro è articolato in tre sessioni. Nella prima “La produzione di cultura : tutela e conservazione” verranno illustrati alcuni fra i più aggiornati studi finalizzati agli interventi di recupero e di conservazione del patrimonio.

Nella seconda sessione “ Da produzione di cultura a produzione di conoscenza” ci si interrogherà sul processo che porta la cultura e il patrimonio culturale a diventare patrimonio conoscitivo diffuso, cultura collettiva e coesione sociale.
Infine nella terza sessione “Cultura e conoscenza per la qualità della vita “ il focus sarà centrato su quelle tecnologie che rendono la cultura qualità di vita, avvicinandola attraverso servizi innovativi ai cittadini, turisti e più in generale city users.

PROGRAMMA

Ore 9,30 Introduzione
Prof. Ferdinando di Orio, Magnifico Rettore Università de L’Aquila
Arch. Antonella Pasqua Recchia , Segretario Generale Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Dott. Fabrizio Magani , Direttore Regionale Direzione Regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo

Ore 10,00 Prima Sessione
La produzione di cultura : tutela e conservazione
Prof. Roberto Volpe, Università de L’Aquila
Il contributo dell’Università dell’Aquila nel settore dei Beni Culturali.
Arch.Nicola Masini ,CNR – Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali (IBAM)
Approcci e tecnologie abilitanti per la diagnosi di pronto intervento e la gestione dell’emergenza: l’esperienza del CNR-IBAM sul patrimonio culturale a L’Aquila"
Prof.ssa Domenica Paoletti , Università de L’Aquila
Diagnosi mediante olografia e tecniche laser. Interventi su opere d’arte abruzzesi.
Prof. Raimondo Quaresima, Università de L’Aquila
Caratterizzazione e metodologie per la formulazione di malte per la conservazione delle murature antiche
Prof. Dante Galeota , Università de L’Aquila
Tecniche diagnostiche e tecnologie innovative nella progettazione degli interventi di recupero degli edifici storici aquilani danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009.
Prof.ssa Giuliana Taglieri, Università de L’Aquila
La nano-calce nella conservazione dei Beni culturali.
Ing. Giandomenico Cifani, CNR- Istituto per le Tecnologie della Costruzione
Rischio sismico: prevenzione, emergenza e ricostruzione del patrimonio culturale

Ore 11,00 Seconda Sessione
Da produzione di cultura a produzione di conoscenza
Prof. Riccardo Pozzo, CNR – Direttore Dipartimento Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale
Dr. Sofi Pecarin, CNR – Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali ( ITABC)
Dott. Paolo Buonora, Direttore Archivio di Stato L’Aquila

Ore 12,00 Terza Sessione
Cultura e conoscenza per la qualità della vita
Dott. Mauro Annunziato, ENEA, Coordinatore progetto Smart City
Dott.ssa Heleni Pofyriou, CNR – Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC)

Ore 13,00 Conclusioni
Dott. Carmine Marinucci, Coordinatore tavolo di concertazione MIUR-MIBAC
Dott.ssa Francesca Traclò , Direttore Fondazione Rosselli