Mentre i teatri lanciano il sos per evitare la chiusura dovuta alla spending review e da Taormina si leva il grido di protesta sul Tax Credit, senza contare il monito dell'Unesco su Pompei e le recenti file di turisti davanti al Colosseo chiuso, le cifre snocciolate dal ministro della Cultura Massimo Bray al Senato il 23 maggio scorso, mostrano tutta la loro gravita'. In primis quelle relative alle risorse stanziate per il Mibac: "gli stanziamenti per il funzionamento del ministero - si legge nel documento consegnato da Bray a maggio - ammontano complessivamente a circa 23 milioni di euro per il 2013, a fronte di una esigenza di circa 50 milioni di euro, comprovata anche dalla recente ricognizione che ha evidenziato debiti per circa 40 milioni di euro, dovuti principalmente al mancato pagamento di utenze e canoni", le note bollette non pagate denunciate dal ministro anche in diverse recenti iniziative pubbliche. "La situazione - e' scritto nella tabella - e' ancor piu' critica a decorrere dal 2014, che presenta uno stanziamento di circa 14,5 milioni con un decremento pari a oltre il 37%".