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venerdì 29 maggio 2015

La magia del blu


Il Museo degli Argenti di Firenze dedica un’intera mostra al lapislazzuli, il prezioso materiale roccioso, noto a tutti per il suo colore blu profondo. 
Dal 9 giugno all’11 ottobre 2015, Lapislazzuli. 
Magia del blu, questo il titolo della mostra, presenta numerosi reperti archeologici provenienti dagli scavi condotti nella valle dell’Indo, in Mesopotamia e in Egitto: un percorso che dall’antichità arriva ai giorni nostri. 
Il blu lapislazzuli, infatti, nel 1956 è utilizzato anche dall’artista Yves Klein, che ne ha fatto un segno distintivo.
Il lapislazzulo infatti è usato, fin dall’antichità, per fabbricare oggetti ornamentali o di culto. 
Nel Rinascimento, in particolar modo nella città di Firenze, il materiale è particolarmente apprezzato, tanto che la famiglia Medici dà vita ad una delle più spettacolari collezioni di oggetti in lapislazzuli d’Europa: coppe, vasi e anfore, ma anche mobili intarsiati, piani di tavolo e commessi prodotti nelle botteghe fondate da Francesco I nel Casino di San Marco e nei laboratori istituiti da Ferdinando I nel complesso vasariano degli Uffizi, fino al tramonto della dinastia.
Anche alla corte di Francia il lapislazzuli riscuote successo: ridotto in polvere ad uso di pigmento diventa il colore simbolico della dignità reale, colore emblematico dei re di Francia.
Al mondo esistono pochi giacimenti di lapislazzuli, ma sono tutti legati tra loro da una comune geologia: il metamorfismo. 
Il giacimento principale, ed anche il più antico, citato da Marco Polo, si trova nelle montagne di Sar e Sang. 
Sono picchi che culminano a più di 7000 metri di altitudine, situati nell’Hindu Kush, nell’Afganistan settentrionale ed accessibili solo attraverso passi situati a non meno di 5000 metri.

Vademecum.
• Firenze, Museo degli Argenti
• 9 giugno – 11 ottobre 2015
• Orario. Tutti i giorni, 8.15 – 18.30; chiuso il lunedì