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martedì 7 novembre 2017

Raffaello e l'eco del mito


Raffaello è il protagonista del nuovo progetto di Fondazione Accademia Carrara di Bergamo, in collaborazione con GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea.
Un'esposizione che, a partire dal dipinto del San Sebastiano conservato in Carrara, approfondisce le opere e il mito cresciuto attorno al genio di Urbino in particolare nell’Ottocento, ma che ha affascinato, in forme diverse, artisti a noi vicini, dalle Avanguardie d'inizio Novecento fino a oggi.
In mostra, oltre 60 opere tra le quali alcuni tra i più significativi dipinti di Raffaello giovane fanno il punto sulla sua formazione, accompagnando il visitatore alla soglie della maturità. Dipinti, sculture e testimonianze raccontano inoltre i mondi e i maestri con cui venne in contatto l’artista, dalla Urbino del padre, Giovanni Santi, a Perugino e Pintoricchio, mettendo a fuoco la sapiente capacità innovativa. Questa la dote che,
insieme alla strepitosa maestria tecnica e alla controllata naturalezza, fa di Raffaello un punto di riferimento o un oggetto di polemica, come dimostrano alcune opere in mostra di Picasso, de Chirico, Giulio Paolini o Francesco Vezzoli.
L'esposizione di Bergamo, la prima nel solco delle celebrazioni del 2020 per il quinto centenario della morte, raccoglie prestiti straordinari provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane e internazionali, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze all’Hermitage di San Pietroburgo, dalla Pinacoteca di Brera alla Galleria Nazionale di Roma, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia al Metropolitan Museum di New York, dalla National Gallery di Londra al Bode Museum di Berlino e al Pushkin di Mosca.
Un percorso affascinante anche grazie a un allestimento d'eccezione, studiato da DE8 Architetti e Tobia Scarpa per accompagnare il visitatore e valorizzare una mostra di ricerca, testimonianza della vivacità di un museo dalla storia unica.