Circa 140 capolavori, molti dei quali sculture, per raccontare quel momento ''magico'' che a Firenze dette il via al Rinascimento agli inizi del Quattrocento. Da sabato 23 marzo al 18 agosto Palazzo Strozzi, a Firenze, sara' sede della mostra ''La Primavera del Rinascimento. La scultura e le arti a Firenze 1400-1460'', concepita e realizzata in stretta collaborazione con il Museo del Louvre.
Dopo la sede fiorentina, l'esposizione si terra' a Parigi, al Museo del Louvre, dal 26 settembre al 6 gennaio 2014.
La rassegna, divisa in dieci sezioni tematiche, riunisce una gran quantita' di capolavori assoluti, provenienti da musei di tutto il mondo: opere di qualita' straordinaria che illustrano come il Rinascimento in scultura preceda e influenzi, a Firenze, tutte le altre arti, compresa la pittura. Attraverso opere del Ghiberti, di Donatello, di Nanni di Banco, Luca della Robbia, Nanni di Bartolo, Agostino di Duccio, Michelozzo, Desiderio da Settignano, Mino da Fiesole, ma anche attraverso dipinti di artisti come Masaccio, Filippo Lippi, Andrea del Castagno, Paolo Uccello, la mostra mette in luce il ruolo guida che la scultura ha avuto nella prima meta' del Quattrocento per la nascita e lo sviluppo del linguaggio rinascimentale e la sua incidenza soprattutto sulla pittura fiorentina contemporanea.
Opere celeberrime, che sono da sempre nell'immaginario collettivo, dalle formelle del Brunelleschi e del Ghiberti per il concorso della seconda porta del Battistero di Firenze (1401), alle sculture monumentali di Donatello per Orsanmichele e per il Campanile, fino ai primi splendidi saggi di terrecotte invetriate di Luca della Robbia, mettono in luce anche la costruzione del ''mito'' di Firenze, che in quegli anni si propone con orgoglio non solo come la ''nuova Roma'' e la ''nuova Atene'', ma anche come la ''nuova Gerusalemme''.