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sabato 6 settembre 2014

Perché Arezzo è così poco nota e visitata? Chi non conosce Arezzo è un italiano a metà!

Perché Arezzo è così poco nota e visitata? Chi non conosce Arezzo è un italiano a metà!

Perché Arezzo è così poco nota e visitata? Strano paese, l'Italia. 
Grida alla scoperta miracolosa per i tanti Michelangelo e Leonardo che non sono, per ossa e tombe di mortacci diversi dagli illustri a cui certi begli ingegni le riferiscono, e quando viene fuori un Piero della Francesca lampante, quasi non batte ciglio.
Alcune studiose si accorgono che un affresco nella chiesa della Pieve di San Polo, appena fuori Arezzo, raffigurante Sant'Antonio Abate, ha tutti i crismi per essere opera di Piero, e non di un suo seguace, il limitato Lorentino, Lo rivelano con prudenza che spiazza la stampa, incapace di distinguere una cosa seria da una "bufala".
Potrebbe trattarsi di un ritratto in vesti sacre di un Bacci, i titolari della cappella, nell'altra chiesa aretina di San Francesco, dove Piero ha lasciato il suo massimo capolavoro.
 L'affresco capolavoro, il ciclo attribuito a Piero, della Leggenda Vera Croce, che chi non l'ha mai visto può ritenersi italiano solo a metà. Non sono affatto rari, del resto, i lavori che gli artisti in trasferta svolgevano parallelamente alle opere maggiori; lo stesso Piero aveva eseguito, ad Arezzo, anche l'affresco in Duomo della Maddalena, vicino nell'impostazione al l'Antonio Abate.
Con questa scoperta, Arezzo merita di essere considerata luogo di Piero come neanche la nativa Sansepolcro potrebbe più essere.
Arezzo che non è solo Piero, ma anche etruschi e romani, Mecenate, a cui è dedicato il museo archeologico, Guido e Guittone, Spinello e Giorgio Vasari, la Pieve e il Duomo, le torri e i palazzi medievali, e uno dei più bei crocifissi di Cimabue... perché è così ignota agli italiani?

(di Vittorio Sgarbi sul settimanale OGGI)