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venerdì 11 settembre 2015

La porta nord del Battistero di Firenze


All'apertura del nuovo Museo dell'Opera del Duomo manca davvero poco: il 29 ottobre 2015 si apriranno le porte della più grande raccolta di scultura monumentale fiorentina del Rinascimento al mondo. 
Dopo anni di attesa, torneranno visibili capolavori già noti al pubblico come la Pietà di Michelangelo, la Porta del Paradiso del Ghiberti e le Cantorie di Luca della Robbia e Donatello; per molte opere invece si tratta della prima esposizione dopo il restauro. 
È il caso della Porta Nord, altro capolavoro di Lorenzo Ghiberti che per la prima volta dopo 600 anni dalla sua realizzazione è stato interamente restaurato nel corso di due anni.
Considerata l’opera che apre la stagione del Rinascimento a Firenze, la Porta Nord del Battistero è la seconda in ordine di tempo (1403-1424), dopo quella di Andrea Pisano (1330-1336) e prima della Porta del Paradiso (1425-1452). 
Verosimilmente l’intenzione della ricca corporazione dei Mercanti, l’Arte di Calimala, era di far realizzare le Porte del Battistero una dietro l’altra, ma una serie di accadimenti, tra cui la peste del 1348, fermarono questo progetto che fu ripreso solo nel 1400, quando fu deciso di indire un concorso per la seconda porta del Battistero. 
Oltre al Ghiberti, parteciparono al concorso Filippo Brunelleschi, suo principale rivale, Simone da Colle, Niccolò d’Arezzo, Jacopo della Quercia da Siena, Francesco di Valdambrino e Niccolò Lamberti. 
Agli artisti fu chiesto di realizzare, in un anno, una formella con il tema del Sacrificio di Isacco. Lorenzo di Bartoluccio Ghiberti (1378-1455), vincerà il concorso e lavorerà per il resto della vita alle porte del Battistero che lo renderanno ricco e famoso. 
Di eguali dimensioni della più celebre Porta del Paradiso, la Porta Nord misura 3 metri di larghezza per 5 di altezza, ognuna delle 2 ante è del peso di oltre 4 tonnellate per un totale di 9. 

Il restauro 

Il restauro, eseguito dall' Opificio delle Pietre Dure e interamente finanziato con fondi privati messi a disposizione dall'Opera di Santa Maria del Fiore e della Guild of the Dome Association, è iniziato nel 2013 e si è concluso in questi giorni.
Come si può vedere dalle immagini, Lorenzo Ghiberti aveva dorato anche la seconda Porta del Battistero, ma a differenza della successiva Porta del Paradiso la doratura ad amalgama di mercurio fu eseguita solo sui rilievi scultorei lasciando il fondo bronzeo. 
Un contrasto, tra la luminosità dell’oro e lo scuro del bronzo, che rende quest’opera straordinaria, al pari della bellezza della Porta del Paradiso.

Il trasporto

Lo spostamento della Porta Nord avrà luogo nella notte tra il 10 e l'11 settembre quando l'opera verrà trasportata dalla sede dei laboratori dell'Opificio delle Pietre Dure fino in Piazza Duomo. 
Qui verrà collocata all'interno del nuovo Museo dell'Opera nella sua nuova sistemazione, vicino alla Porta del Paradiso, dove dal 29 ottobre sarà visitabile in tutto il suo splendore. Vi aspettiamo!