Il restauro del Colosseo
è partito.
Conclusa
la fase del montaggio delle impalcature, che ora coprono tutta la superficie fino alle sommità delle arcate
interessate dai lavori, i tecnici sono già sui ponteggi per le verifiche
necessarie prima di procedere con l'attività di pulitura che partirà a giorni,
forse già da questa settimana.
Si tratta di prove utili a monitorare la
reazione dei materiali e a progettare
l'attività dei nebulizzatori con cui verranno ammorbiditi e poi rimossi i
depositi di smog e polveri dalla facciata dell'Anfiteatro Flavio.
Su richiesta
della ditta che ha vinto l'appalto per realizzare il restauro, la società
Gherardi, l'Acea ha provveduto ad allacciare al cantiere le utenze necessarie
all'avvio del restauro.
L'elettricità è arrivata già a fine settembre, mentre
mercoledì scorso è stata la volta dell'acqua.
In queste ore gli idraulici
stanno montando gli impianti per portare le utenze fin sulle sommità del
Colosseo, a oltre 50 metri da terra.
Sono gia' al loro posto due ascensori
montacarichi, mentre al centro e nella parte bassa delle impalcature sono state
montate due file di mantovane, i pannelli metallici di sicurezza destinati a
raccogliere qualsiasi frammento o utensile possa cadere dai ponteggi piu' in
alto.
Pronte anche le scale di servizio lungo tutta la lunghezza del monumento
per consentire agli operai specializzati di muoversi da un ordine a un altro.
Appoggiato ai piedi dei
23 piani di ponteggi, il cartello con le informazioni sul restauro e sulla
"sponsorizzazione per il finanziamento del piano di interventi da
realizzarsi nell'Anfiteatro Flavio". Sotto, rigorosamente di pari
dimensioni, i loghi
Mibac e Tod's, il marchio di Diego Della
Valle che ha finanziato i lavori con 25 milioni di euro.
Il 12 luglio scorso la
Gherardi ha preso ufficialmente in consegna il cantiere che comprende le
arcate, dalla 43 alla 52, che saranno interessate dal restauro.
I lavori andranno avanti fino
al 2 marzo 2016 e comprendono gli
interventi sulla facciata e la realizzazione delle cancellate del primo ordine.
Fonte: www.dire.it