I Bronzi di Riace "sono trasportabilissimi, con tutte le cautele che le opere d'arte chiedono". E "chi si preoccupa della fragilità dei Bronzi avrebbe dovuto avere il buon senso di non sottoporli a un terzo traumatico restauro in poco più di trent'anni, tanto più inutile e pericoloso di un trasferimento. Confidando nel buon senso e nella responsabilità del ministro, non abbiamo dubbi che la richiesta di prestito verrà accolta".
A scriverlo al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sono il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'ambasciatore per la Regione delle Belle Arti per Expo, Vittorio Sgarbi, che oggi hanno tenuto una conferenza stampa a Milano, ribadendo la volontà di chiedere il trasferimento dei Bronzi nel capoluogo lombardo per Expo 2015.
Sgarbi ha stimato in "5 mln di euro" la parte di introiti provenienti dalla vendita dei biglietti per la visita dei monumenti che potrebbe essere versato alla Regione Calabria, a titolo di compensazione. Chi è contrario al trasferimento a Milano delle statue, come l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, secondo Sgarbi ha delle "motivazioni terzomondiste. E' come se dicessero: 'Noi vogliamo bene alla Calabria, per favore andate a Reggio'. Sono convinto che tra otto mesi Del Corno mi dirà che ho avuto una bella idea. Ci vuole un po' di tempo". Secondo Sgarbi "è bizzarro pensare che un visitatore dell'Expo, già stremato da Rampello, Maroni e Sgarbi, prenda un treno e vada a Reggio. 'Mi dicono che in un paesino che si chiama Reggio ci sono delle statue di bronzo': questo è quello che pensa uno che viene da Sydney. Li devi prendere a calci nel sedere per farli arrivare a Reggio, i visitatori".
"I Bronzi di Riace come valori di civiltà - ha continuato Sgarbi - arrivano a Milano non contro Reggio Calabria, ma per portare la Calabria a Milano. Quando leggo le idiozie di Salvatore Settis, che salutavo fino a ieri, mi ricordo di quando, e ho i testimoni, mi disse 'Come sono cretini quelli di Reggio, non ci hanno voluto prestare i Bronzi'". "Noi - ha proseguito Sgarbi a fianco di Maroni - ribadiamo questa richiesta con la Calabria e per la Calabria".
Sgarbi ha poi attaccato la sovrintendente ai beni archeologici della Calabria Simonetta Bonomi, che avrebbe consentito "di fotografare i Bronzi travestiti. Che tutela può dare?". Se si procedesse ad un ulteriore restauro dei Bronzi, Sgarbi promette infine che denuncerà la sovrintendente "per danni provocati da un restauro non necessario".