Una mostra a Firenze svela i 'segreti' delle 'fabulae pictae', le celeberrime maioliche fiorentine del Rinascimento che raccontano miti e storie.
Il Museo Nazionale del Bargello propone dal 16 maggio al 16 settembre un'esposizione dedicata alle maioliche istoriate e al loro rapporto con le fonti letterarie, storiche e figurative.
La fama del museo e' soprattutto legata ai tanti capolavori di scultura rinascimentale, tuttavia le sue raccolte ugualmente straordinarie di ''arti applicate'' costituiscono per un verso un elemento essenziale del fascino che il Bargello esercita sul turista, per l'altro spiegano la sua importanza per gli specialisti di quelle che una volta si chiamavano ''arti minori''.
Tra queste raccolte, quella delle maioliche e' senz'altro una delle piu' rilevanti, specie per la presenza di un numero cospicuo di esemplari di altissima qualita' e rarita', provenienti dalle collezioni medicee.
Per questo, per la prima volta, il Bargello interrompe quest'anno la serie di mostre dedicate a protagonisti piu' o meno celebri della scultura del Rinascimento, per proporre all'attenzione del pubblico un altro dei suoi tanti 'tesori'.
La scelta del tema specifico cui la mostra e' dedicata - la maiolica ''istoriata'' del Cinquecento - e' stata dettata dalla particolare attrattiva che potranno esercitare, anche sul visitatore profano, il fasto principesco e la varieta' decorativa di questi oggetti d'arte.