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venerdì 24 febbraio 2012

L'abbazia di San Colombano a Bobbio


Dal sito ufficiale del Comune di Bobbio rilancio alcune notizie circa l'abbazia di Bobbio che merita un'escursione nel fine settimana.

La costruzione del Monastero di San Colombano incominciò verso la fine del IX secolo quando l'abate Agilulfo prese la decisione di trasportare l'intero complesso cenobitico - il primo nucleo si era sviluppato intorno alla basilica di San Pietro dove oggi è il Castello. L'attuale complesso risale al periodo 1456-1522 e solo in parte è stata risparmiata la struttura dell'antica basilica protoromanica di cui sono visibili un breve tratto dell'abside circolare e parte della torre campanaria.
La Basilica nonostante la semplicità degli elementi decorativi ha una struttura grandiosa che esprime l'architettura di transizione tra il periodo gotico e il rinascimento. La composizione pittorica della navata centrale è opera di Bernardino Lanzani da San Colombano al Lambro e databile al 1526-30. Due rampe di scale situate ai lati della cappella maggiore permettono l'accesso alla cripta passando per un piano-ambulacro posto a mt 2,40 sotto il livello del pavimento superiore. Qui dietro un'inferriata è visibile un pregevole mosaicodella prima metà del XII secolo .

La composizione, divisa in due parti - la raffigurazione simbolica della lotta tra bene e male e il calendario - era orientata verso il popolo assumendo una funzione didattico-ornamentale per i fedeli che potevano ammirare scene bibliche e apprendere la struttura dei mesi dell'anno. Entrando nella cripta sulla destra troviamo una bella cancellata in ferro che in origine racchiudeva il coro monastico per impedire che la preghiera dei monaci fosse disturbata da occhi profani.. Al centro della cripta è custodito il sarcofago di San Colombano e sulle pareti a lato due transenne longobarde usate per i sepolcri di san Attala e san Bertulfo ,rispettivamente secondo e terzo abate di Bobbio. Il complesso abbaziale inoltre ospita il Museo dell'Abbazia -raccolta di materiali archeologici e opere legate alla figura del Santo dal IV al XVIII - e il Museo della Città, percorso didattico introduttivo alla città ospitato, nei locali dell'ex refettorio e lavamani-(ingresso chiostro interno).