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martedì 21 febbraio 2012

L'Oratorio di San Lorenzo a Palermo


Folgorato dall'incontro con questo "gioiello barocco"  lo propongo per il gusto degli occhi ma anche per indicare una prossima meta che merita senz'altro una visita.

L‘oratorio sorse intorno al 1570 ad opera della compagnia di San Francesco sulle spoglie di un’antica chiesetta dedicata a San Lorenzo.
Per questo motivo la dedicazione attuale ricorda entrambi i santi.
Giacomo Serpotta vi intervenne a partire dal 1699 e fino al 1707 circa, con la collaborazione dell’architetto Giacomo Amato, innanzitutto per rinnovare la decorazione del presbiterio che conteneva la famosa Natività con adorazione dei pastori dipinta da Michelangelo Merisi da Caravaggio intorno al 1609.
Il quadro, come è noto, fu trafugato nel 1969.
Terminato l’intervento intorno alla preziosa tela, con uno schema di derivazione prettamente romana e con la realizzazione di due tra i più straordinari angeli che avesse mai realizzato, il Serpotta si dedicò all’aula.

Essa nell’insieme è considerata forse il capolavoro assoluto del maestro palermitano, per la giusta proporzione tra la freschezza inventiva dei primi anni e la sapiente maturità della tecnica esecutiva.
E’ un’opera densa di immagini tra cui i “teatrini” con gli episodi della vita dei Santi Lorenzo e Francesco, a cui sono accostate le statue allegoriche, tra le quali spiccano ai lati del presbiterio, la matronale Ospitalità e la materna Carità.
Tutto l’apparato è ornato da putti che più che in ogni altro oratorio sono scatenati in svariate pose.





Informazioni dettagliate si trovano sui bellisimi siti: