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mercoledì 22 febbraio 2012

Il Museo Nazionale d’Arte Catalana


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Il MNAC, Museo Nazionale d’Arte Catalana è una meta imprescindibile per comprendere lo sviluppo storico, sociale, culturale e dunque artistico della Catalunya, la sua straordinaria collezione d’arte racchiude infatti ben 1000 anni di storia e tutte le discipline, dalla pittura alla scultura, il disegno, la stampa, la fotografia e la numismatica.
Suddiviso in differenti settori cronologici ed aree tematiche il museo è nato con l’intento di conservare e far conoscere la più grande collezione d’arte catalana esistente al mondo, dall’epoca romanica fino ai giorni nostri.
Le esposizioni d’arte romanica e gotica sono le più rappresentative di un’espressione prettamente catalana, mentre a partire dalle esposizioni dedicate al rinascimento, proseguendo poi per le sale dal barocco fino all’avanguardia, la collezione si arricchisce di opere più internazionali create da artisti quali Zurbaran, El Greco, Annibale Carracci, Velazquez, Rubens, Dalì, Picasso ecc…

 

La sede del Palau Nacional

Il MNAC ha sede nel Palau Nacional, un imponente edificio costruito in occasione dell’Esposizione Universale di Barcellona del 1929 straordinariamente in soli tre anni di maestranza, ovvero dal 1926 al 1929. Le architetture del Palau Nacional, opera di Eugenio Cendoya ed Enric Catà, sotto la supervisione di Pere Domènech i Roura, dominano l’intera città grazie alla fortunata posizione sull’elevato Montjuïc.
Il breve lasso di tempo che ha portato alla costruzione del Palau, pensato come edificio centrale del complesso architettonico messo in atto per accogliere l’Esposizione Universale del 1929, è testimoniato purtroppo dalla poca stabilità mostrata dal palazzo nel corso degli anni, causa congiunta l’utilizzo di materiali poveri per l’edificazione. Quando nel 1934 il Palau Nacional venne adeguato come sede del MNAC fu infatti necessario operare delle ingenti misure di riadattamento strutturale.
Un dato storico rilevante che ha portato alla rapidità dei tempi di costruzione dell’edificio è rappresentato dall’ascesa al potere di Miguel Primo de Riveira, il progetto originale era nato infatti da un’idea dell’architetto e uomo politico catalano Josep Puig i Cadafalch nel 1915, destituito nel 1923, a lavori già iniziati, dal dittatore, sia come direttore delle opere per l’esposizione universale che come presidente della nascente Mancomunitat de Catalunya, istituzione politica di autogoverno.
Il nuovo progetto del Palau Nacional è nato e si è sviluppato dunque in soli tre anni in uno stile eclettico e storicista che racchiude importanti elementi architettonici del rinascimento e del barocco spagnoli dalla forte ispirazione classica.
La superficie del Palau Nacional è di 32.000 m² con pianta rettangolare composta da due corpi laterali ed uno centrale quadrato dominato dalla grande cupola ellittica che ricorda quella della Basilica di San Pietro. Una grande scalinata congiunge il palazzo con il complesso di fonti e cascate dove è possibile ammirare lo spettacolo della Fonte Magica creato dall’ingegnere Carles Buïgas, che provvedette anche a collocare nell’edificio un enorme proiettore che tuttora emette dei grandi fasci di luce visibili dall’intera città.
Il palazzo, composto e maestoso con il suo blocco centrale che si offre alla vista particolarmente severo, senza l’apertura di finestre, rappresenterebbe simbolicamente, secondo alcuni storici, l’oppressione dittatoriale. Aldilà delle possibili interpretazioni simboliche rimane il fatto che grazie alla sua posizione, nel verde del Montjuic, merita senza dubbio una visita turistica, sia per l’importante collezione artistica che ospita, sia per la bellissima vista su Barcellona che domina.
Nel 1990, in seguito ad una nuova legge museale, si decise di utilizzare il Palau Nacional come sede unica di molteplici istituzioni d’arte catalana, in grado di racchiudere sia l’arte romanica, gotica, rinascimentale e barocca, che le collezioni d’arte moderna, di fotografia, di disegno e stampa e di numismatica.
I lavori di riadattamento per ospitare le ingenti opere accumulate nei tempi in una sede univoca vennero diretti dal noto architetto italiano Gae Aulenti coadiuvata da Enric Steegman, Josep Benedito Rovira e Agustí Obiol. Il progetto ebbe un costo di ben 6 milioni di euro ma non venne del tutto messo in atto. Gli ultimi interventi di restauro e riadattamento del MNAC si conclusero infatti solo nel 2004.

 

La collezione

Il Museo Nazionale d’Arte Catalana offre una visione complessa sia dello sviluppo di un’espressione artistica autoctona, coincidente non a caso con gli anni di maggior splendore politico ed economico della Catalunuya, dal medioevo fino al ’500, sia dell’evolversi di un linguaggio artistico più internazionale, rappresentato dall’influenza fiamminga quattrocentesca e la nascita del rinascimento in Italia fino al barocco, il neoclassicismo e le avanguardie.
Le collezioni sono suddivise in:

 

Arte Romanica

La collezione d’arte romanica è considerata una delle più importanti esistenti al mondo e sicuramente la più importante del museo grazie alla straordinaria esposizione di pitture murali dei secoli XI-XIII provenienti da differenti edifici ecclesiastici della Catalunya.
Curiosamente questa collezione nasce, più che dalla volontà di esporre in un unico ambiente l’espressione artistica sviluppatasi in ambito romanico in questa regione, dalla necessità di bloccare la pericolosa spoliazione che avveniva nelle tante chiese sparpagliate in luoghi spesso remoti della Catalunya, soprattutto nei Pirenei.
Nel 1918 un collezionista americano acquistò le pitture murali della chiesa di Santa Maria de Mur. Per l’occasione vennero chiamati ad effettuare il complicato lavoro di estrazione delle pitture un gruppo di restauratori italiani che introdussero la tecnica cosiddetta dello strappo, che divenne però ben presto un pericoloso metodo di saccheggio. L’Istituto di Studi Catalani e la Giunta dei Musei della Catalunya bloccarono fortunatamente in tempo questa pericolosa razzia chiedendo agli stessi restauratori italiani di estrarre le pitture murali più importanti e rappresentative per trasportarle in un luogo protetto, nasceva così la splendida collezione di arte romanica visibile attualmente al MNAC.
Spicca per bellezza la pittura murale proveniente dall’Abside di San Clemente di Taüll, considerata una delle più importanti espressioni del romanico europeo grazie alla combinazione di differenti temi biblici.
Una straordinaria potenza espressiva e narrativa contribuisce all’importanza dell’opera che proietta lo spettatore verso orizzonti artistici dal fascino avanguardista del ’900.

 

Arte Gotica

La collezione d’arte gotica comprende opere create in un lasso di tempo che va dal 1200 fino alla fine del ’400 rappresentative di un periodo storico di grande sviluppo ed internalizzazione della Catalunya. Gli artisti che maggiormente rappresentano questo periodo sono i pittori Lluís Borrassà, Jaume Huguet, Bernat Martorell, Bartolomé Bermejo e il maestro indiscusso che rappresenterà lo sviluppo rinascimentale della “maniera gotica catalana”, Lluís Dalmau.
Il retablo pittorico fa da padrone in questo periodo, ovvero un nuovo concetto di decorazione d’altare costituito da un complesso di tavole unite tra loro a formare una struttura movibile e richiudibile.
La peculiarità del retablo si trova nel fatto che, costituito da più tavole unite da un sistema di ganci, permetteva di rappresentare diverse scene narrative che variavano dalla vita e il martirio dei santi, molto in auge nel tardo medioevo, ai passi più importanti dei vangeli, della vita di Cristo e della Bibbia.
Molte delle opere esposte in questa sezione rappresentano una straordinaria espressione artistica dalla peculiarità tutta territoriale che si rivela nel ripetersi di elementi caratterizzanti. Un retablo gotico catalano si riconosce molto spesso dall’utilizzo di alcuni canoni quali la stilizzazione dei volti, soprattutto degli occhi.
Con lo scambio con le diverse culture del Mediterraneo, che ha portato la Catalunya ad essere uno dei centri mercantili più importante dell’epoca, l’arte gotica catalana è stata arricchita dall’influenza del gotico internazionale del gotico italiano e soprattutto della pittura fiamminga.
Scegliere un’unica opera emblematica del periodo gotico tra le tante esposte nel museo è compito arduo, almeno alla redattrice, ma è sicuramente importante soffermarsi davanti alla bellissima Vergine dei Consiglieri realizzata nel 1445 dal pittore Lluís Dalmau.
Per molti storici dell’arte questo straordinario dipinto rappresenta l’apice della cultura artistica gotica e l’acquisizione di un linguaggio internazionale dai riflessi già rinascimentali. Il dipinto venne commissionato dal Consell de Cent per la decorazione della Cappella della Casa della Ciutat.
Le figure a grandezza naturale rappresentano la Vergine con il bambino seduta su un imponente trono gotico attorniata da Sant’Andrea e Santa Eulalia che presentano cinque consiglieri della città. Il minuzioso ritratto dei consiglieri rivela una straordinaria abilità pittorica che porta a paragonare Dalmau ai grandi maestri della pittura fiamminga. Si pensa infatti che il pittore abbia conosciuto, in un documentato viaggio nelle Fiandre, il noto artista Jan van Eyck, introducendo così in Catalunya la tecnica della pittura ad olio.

 

Arte Rinascimentale e Barocca

La sezione dedicata all’arte rinascimentale e barocca racchiude opere spagnole, italiane e fiamminghe create tra il XVI e il XVIII secolo e provenienti principalmente da collezioni private e dall’importante congiunto di opere della collezione Thyssen-Bornemisza. La rappresentazione artistica varia dal ’400 italiano fino ai grandi maestri del ’500 e importanti opere spagnole create nel Siglo de Oro, in pieno splendore artistico e culturale, fino al Rococò.
È possibile ammirare opere di grande rilevanza internazionale come la Madonna dell’Umiltà di Fra Angelico, la Presentazione di Gesù nel Tempio di Ludovico Carracci, l’Amore Disuguale di Lucas Cranach il Vecchio, il ritratto di Vittoria Colonna attribuito a Sebastiano del Piombo, l’Allegoria dell’Amore di Francisco Goya, Il San Francesco d’Assisi nella la visione del papa Nicola V di Zurabaran, e altrettanto importanti opere di Paolo de San Leocadio, Tiepolo, il Tintoretto, Tiziano ecc.
In una sezione così eterogenea che si sviluppa a rappresentare un lasso di tempo che varia dal primo ’400 fino al ’700 inoltrato, è difficile scegliere un’unica opera imprescindibile e rappresentativa.

 

Arte Moderna

Nella sezione del MNAC dedicata all’arte moderna si trovano opere del neoclassicismo, del modernismo, del realismo e delle prime avanguardie del ’900 create da artisti di importanza internazionale quali Picasso, Gaudí, Dalí, Fortuny e Ramon Casas. Si presenta come un complesso percorso espositivo in grado di svelare l’evoluzione artistico-culturale intrapresa in Catalunya a partire dagli anni ’30 dell’800 con la nascita nel movimento della Renaixença.
Un’evoluzione vissuta in seno allo sviluppo industriale della zona che è sfociata nel caratterizzante movimento denominato modernista.
A cavallo tra l’800 e il ’900 Barcellona si costituiva come meta di molteplici artisti attratti dallo spirito di innovamento che fioriva in città. Non è un caso che lo stesso Picasso abbia eletto Barcellona come sede temporanea prima di raggiungere la più internazionale Parigi.
Da non perdere le opere di Ramon Casas, significativo il famoso autoritratto con Pere Romeu in un Tandem che un tempo decorava le pareti del celebre locale Els Quatre Gats, luogo d’incontro dei più importanti artisti ed intellettuali modernisti catalani.
La sezione di questa collezione dedicata alle avanguardie più moderne comprende alcune opere di Antoni Tàpies, probabilmente il più conosciuto artista contemporaneo catalano e uno dei più importanti esponenti dell’arte informale, purtroppo recentemente scomparso.

 

Stampe e Disegni, Fotografia e Numismatica

Il MNAC racchiude più di 100.000 opere su supporto cartaceo tra disegni stampe e manifesti visibili nella sezione ad essi dedicata che racchiude opere catalane ed internazionali dal XVII secolo fino alle avanguardie moderne.
La collezione di fotografia è composta da 6000 esemplari in grado di rappresentare l’evolversi della visione fotografica dalle origini fino ai giorni nostri.
Gli appassionati di Numismatica potranno ammirare al MNAC la collezione pubblica di monete più importante dell’intera Spagna composta da ben 130.000 pezzi che mostrano l’evoluzione del sistema dei pagamenti nel corso dei secoli.

 

Servizi

Il MNAC ospita anche una biblioteca centenaria dedicata ai professionisti e gli amanti dell’arte che racchiude un fondo bibliografico di assoluto rispetto.
Dopo una visita al museo vi consigliamo vivamente di soffermarvi a godere delle splendide viste che il Palau Nacional offre su tutta Barcellona.
Il Ristorante Òleum, situato nell’antico Salone del Trono, offre un panorama spettacolare e una curata cucina improntata sui sapori del Mediterraneo. Aperto anche la sera fino alle 23:30 consente di osservare da una posizione strategica i bellissimi giochi di luce, acqua, colori e musica creati dallo spettacolo della
Font Magica.
Nella grande Sala Ovale del museo si trova un altro bar ristorante, la Caffetteria Cubic, adatta ad un pasto più frugale.

Orari

Dal martedì al sabato il MNAC è aperto dalle 10 alle 19
La domenica ed i festivi è aperto dalle 10 alle 14.30
Giorni di chiusura:
Tutti i lunedì dell’anno – L’1 gennaio, l’1 maggio e il 25 settembre