San Pietro a Cedda è una
chiesa ad unica navata con abside semicircolare e torre campanaria impostata a
destra dell'edificio. La facciata a capanna
(parzialmente coperta da un edificio più recente) presenta un portale con
piedritti e lunetta monolitica; la ghiera dell'archivolto a tutto sesto
(ispirata al gusto pisano) propone motivi vegetali ottenuti a stiacciato (si
riconoscono grappoli d'uva, intrecci viminei, palmette e fiori). Un fregio a
racemi stilizzati incornicia l'architrave decorato con una croce romanica posta
a distinguere rosette quadrate, secondo un motivo già operato nella pieve di
Sant'Agnese.
Internamente la chiesa è divisa in due settori da un arco trasversale. L'arco si imposta su un pilastro cruciforme addossato alla parete laterale. Entrambe le semicolonne, alle cui basi sono visibili tori, presentano un capitello riccamente decorato. Il capitello della semicolonna destra, danneggiato nella parte superiore, è scolpito con rozze figure antropomorfe separate da tralci di vite e grappoli d'uva.
Internamente la chiesa è divisa in due settori da un arco trasversale. L'arco si imposta su un pilastro cruciforme addossato alla parete laterale. Entrambe le semicolonne, alle cui basi sono visibili tori, presentano un capitello riccamente decorato. Il capitello della semicolonna destra, danneggiato nella parte superiore, è scolpito con rozze figure antropomorfe separate da tralci di vite e grappoli d'uva.
L'abside, spartita da due lesene a sezione semicilindrica, è ricassata alla maniera lombarda e due arcate cieche percorrono le pareti laterali in prossimità del presbiterio. La monofora absidale presenta un archivolto decorato con il consueto motivo a rosette e, nella ricassatura, due colonnette, di cui una tortile, sorreggono l'archetto interno. Questa soluzione decorativa è molto rara da trovare nelle chiese rurali toscane e testimonia la vivacità culturale presente in Valdelsa nel medioevo; vivacità che acquista caratteristiche autonome nella fusione di elementi locali con altri di diversa provenienza. Un linguaggio elaborato grazie alla presenza della Via Francigena, veicolo di trasmissione di linguaggi culturali di provenienza lombardo-padana, e l'uso di linguaggi propriamente locali, come la tradizione decorativa volterrana.