Per la prima volta da secoli, il «Battesimo», capolavoro dell'artista veneto, esce da Roma per trasferirsi nel Duomo della città toscana
Mai quel «sublime Tiziano» era uscito dall’alcova artistica che lo lega indissolubilmente da secoli: la Pinacoteca Capitolina. E mai aveva dialogato con lo splendore di altri capolavori custoditi, stavolta, nella «cripta segreta» (è stata riscoperta nel 1999) del Duomo di Siena. Un evento che, a partire dal 1 marzo sino al 31 agosto, sorprenderà i visitatori e li abbaglierà di arte; diversa certo per stili ed epoche, eppure capace di raggiungere un’osmosi insperata.
VERO DIALOGO TRA LE OPERE - Dunque la cripta sotto il Duomo di Siena accoglierà «Il Battesimo di Cristo», uno dei capolavori di Tiziano. «Dialoghi, Ex Aqua et Spiritu» - realizzato grazie alla collaborazione con Roma Capitale e Sovraintendenza, promosso dall’Opera della Metropolitana di Siena e dall’Arcidiocesi, e organizzato da Opera Spa, società del Gruppo Civita – è molto di una mostra. «E’ un vero dialogo – dicono gli esperti - tra il capolavoro di Tiziano, a cinquecento anni dalla sua esecuzione, e le opere permanenti del complesso monumentale del Duomo di Siena».
LA CRIPTA, UN VERO SCRIGNO - E soprattutto gli stupefacenti dipinti ritrovati nella Cripta, un vero scrigno. La storia della cripta è anch’essa un capolavoro. Nel 1999, durate i lavori di ristrutturazione del Duomo, venne scoperta una cavità. E da questo improbabile “buco nero” sotto l’altare maggiore uscì una cripta piena di capolavori, affreschi della metà del Duecento. I dipinti sono tutt’ora intatti: la terra li ha protetti dal sole conservando i colori (blu lapislazzulo, rosa minio e oro) e, nonostante in alcuni punti la pittura sia stata cancellata, l' effetto è straordinario. Le pareti affrescate occupano un' area di 180 metri quadrati. Rappresentano storie dell' antico e del nuovo Testamento. Tra queste La deposizione dalla croce, La crocifissione, La deposizione nel sepolcro. Su un pilastro, è stato dipinto il Riposo dalla fuga dall' Egitto. Sono opere attribuibili a Diotisalvi di Speme, Guido di Graziano e Rinaldo da Siena, artisti della metà del XIII secolo. In un angolo, quasi nascosta, c' è la figura di un antico prelato. E' il Santo vescovo benedicente, un affresco eseguito più tardi degli altri per camuffare la tamponatura di una porta. Quella figura ha una somiglianza impressionante con la Maestà.
UN CAPOLAVORO (IN PARTE) MISTERIOSO - Tutte queste meraviglie e altre dal 1 marzo dialogano con Il Battesimo di Cristo di Tiziano. Un capolavoro, in parte ancora misterioso. Secondo gli esperti il dipinto può essere datato tra la fine del 1511 e il 1513, anche sulla base del confronto con altri lavori di Tiziano: l’Allegoria delle Tre età dell’uomo (Edimburgo, National Gallery of Scotland), un dipinto del 1512 dove il personaggio a sinistra è analogo al Battista, il Noli me tangere (Londra, National Gallery) e l’Amor Sacro e Profano (Roma, Galleria Borghese), opere eseguite qualche tempo dopo, dove alcuni elementi del Battesimo di Cristo vengono ripresi e sviluppati. Durante l’evento, l’Opera della Metropolitana di Siena in partnership con Opera Spa Gruppo Civita, presenterà anche i nuovi servizi che hanno trasformato il complesso museale senese in uno dei siti più importanti d’Europa. Un successo testimoniato anche dai dati: nel secondo semestre del 2011, l’affluenza dei visitatori è stata di 835.773 presenze rispetto ai 735.419 ingressi del 2010, con un incremento secco del 13,6%. Un grande successo in questi tempi di crisi.