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venerdì 2 marzo 2012

La cripta della Cattedrale di Anagni, la Sistina sotterranea

 Di Stefania Imperia

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Tre navate absidate, ventuno volte su colonne, tappeto cosmatesco e un ciclo di affreschi realizzati dagli stessi artisti che hanno segnato l’evoluzione verso la cultura figurativa di Cimabue e Giotto.
Con uno dei cicli pittorici più significativi per l’arte iconografica del Duecento la cripta è indubbiamente il gioiello della Cattedrale di Anagni.
Così si presenta questo luogo pieno di fascino che abbiamo oggi la fortuna di poter visitare in tutta la sua bellezza dopo i lavori di restauro terminati alla fine degli anni 90′ e inaugurati con la visita dell’allora presidente Oscar Luigi Scalfaro.
Definita “una piccola Sistina sotterranea” da Gianfranco Ravasi, biblista di fama mondiale, questo luogo ha in sé ancora una forte carica di mistero nonostante molti dei suoi codici siano stati svelati principalmente grazie agli studi Pietro Toesca. Lo storico dell’arte italiana pubblicò la sua ricerca sugli affreschi della “Sistina del Lazio Meridionale” nel 1902.
In seguito anche Don Lorenzo, un sacerdote di Arezzo, con il suo libro “Gli affreschi della cripta anagnina” ha segnato un’epoca negli studi sulla Cripta.
I temi trattati dalle pitture si possono suddividere in quattro cicli: la creazione del mondo e dell’uomo secondo il modello Ippocratico in cui Dio crea l’universo fondendo i quattro elementi, le storie dell’Arca dell’Alleanza, l’Apocalisse , l’agiografia locale che presenta i martiri con la vicenda di San Magno, il patrono di Anagni.
Queste opere non erano accessibili al pubblico ma riservate alla visione del clero. Infatti il termine cripta viene dal greco κρύπτη, kryptē, da cui il latino crypta significa nascosto. Inizialmente poteva essere raggiunta attraverso l’ oratorio di Thomas Becket considerato un passaggio segreto.
Il fine era quello di difendere i tesori che erano nascosti lì ma anche di proteggere gli affreschi che risultano fonte di studio e raccolgono i temi salienti della fede cristiana. Per chiunque voglia toccare con mano è consigliabile oltre alla visita della cripta anche una visita al santuario di Thomas Becket e al Museo del tesoro della Cattedrale dove si trovano le reliquie del santo inglese.
Una visione della Cattedrale dall’esterno all’interno e poi nel suo cuore con queste tre appendici di ricchezza storica ed artistica può rivelarsi un’esperienza estremamente suggestiva alla ricerca di un pezzo delle nostre radici più antiche e con essa delle radici più recondite della cristianità.

Per informazioni e prenotazioni:
Basilica Cattedrale
via Leone XIII
03012 Anagni ( FR )
Tel/fax 0775/728374
Aperta tutti i giorni
9:00-13:00
15:00-18:00 ( invernale )
15:00-19:00 ( mese di Aprile)