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martedì 6 marzo 2012

A cosa serve Michelangelo?

Intervista di TGcom24 Tomaso Montanari*

"A cosa serve Michelangelo?" di Tommaso Montanari
"Oggi il contemporaneo chiede solo di essere guardato con “disimpegno” e questo ha contagiato l'antico. La verità è che storici e critici hanno rinunciato al loro ruolo".

Tomaso Montanari , storico dell’arte , ha scritto un libro di grande attualità e interesse dopo il caso del “Crocifisso” attribuito a Michelangelo ed acquistato dal Ministero dei Beni Culturali.
Se tre milioni vi sembran pochi... Anzi, per la precisione: se tre milioni e duecentocinquantamila euro vi sembrano una cifra ragionevole da spendere per un piccolo crocifisso di incerta paternità...
Forse questa, ci ha detto lo storico, sarebbe una cifra accettabile per un ministero che potesse contare su bilanci floridi, quando lo Stato decidesse di acquistare – poniamo – un capolavoro sconosciuto, fino ad allora rimasto in mani private, la cui attribuzione certissima rimandasse al genio universalmente riconosciuto di Michelangelo.
Se invece, conclude Montanari, una tale somma fosse destinata all’acquisto di un crocifisso ligneo simile ad altri dieci, di produzione di una scuola fiorentina che nulla ha a che vedere con Michelangelo, bè, allora ci sarebbe da indagare, e cercare di smascherare la macchina che si è messa in moto a tanti livelli per forzare quell’acquisizione da parte del Ministero dei beni culturali.
Una polemica accompagnata da denunce e controdenunce , sostenuta da dichiarazioni, magari estrapolate da altri contesti, per sostenere l’attribuzione e l’acquisto dell’opera.
Intanto la Corte dei Conti indaga, le Procure di Roma e Torino pure, mentre la Consulta Nazionale degli Storici dell'Arte Universitari contestano “l'opportunità e la celebrazione mediatica dell'acquisto”.

*Tomaso Montanari (1971), professore e ricercatore di Storia dell’Arte Moderna, presso l’Università Federico II di Napoli, scrittore e collaboratore del “Fatto Quotidiano”.
I suoi studi riguardano soprattutto la storia dell'arte nell'età barocca.
Per Einaudi ha scritto la postfazione ai due volumi de Le vite de' pittori scultori e architetti moderni di Giovan Pietro Bellocchio (2009) e A cosa serve Michelangelo?