Ma che cos’è questo Lomello?
Evidentemente all’Unesco nessuno si era occupato di libri di storia, perché nella lista dei siti longobardi redatta proprio dell’Unesco non compare nessun bene presente nel luogo delle nozze della regina Teodolinda.
Uno “scandalo storico” che non va giù all’assessore alla cultura Massimo Granata: “E’ stata una grossa dimenticanza, perché oltre noi hanno dimenticato anche Pavia e ciò è eclatante visto che è stata la capitale dei Longobardi - accusa Granata - noi ora siamo uniti nella protesta con Pavia”.
Dunque un evidente tralasciare che sicuramente ha creato un grande disappunto in chi mastica l’arte longobarda e vuole fare in modo che essa sia riconosciuta e valorizzata, come Massimo Granata: ”Noi abbiamo il battistero, uno dei pochi edifici longobardi rimasti, visto che il popolo barbaro non era solito costruire - informa l’assessore - io spero che ci sia una seconda lista dove siano inclusi anche Lomello e Pavia!”
Imprecisioni dell'assesore a parte, fate un "giro" su internet e guardate cosa è Lomello.
Nel dubbio sono a disposizione!
Alla faccia dell'UNESCO...