I restauri che - grazie ai finanziamenti messi a disposizione dalla fondazione non-profit Friends of Florence - da oltre un anno stanno interessando la Tribuna e le sculture li' ospitate dalla fine del XVII secolo (come il Satiro danzante, i Lottatori, l'Arrotino e, soprattutto, la Venere dei Medici) regalano sorprese e suggestioni.
Molte infatti sono le scoperte fatte in questi mesi ma, per quanto importanti e inaspettate, cedono il passo dinanzi al ritrovamento di ampie porzioni di foglia d'oro che rivestivano i capelli della Venere dei Medici. La doratura della chioma - oggi riportata alla luce dalle indagini dei professori Pietro Baraldi e Paolo Zannini del dipartimento di Chimica dell'Universita' di Modena e Reggio coordinate dal dipartimento di Antichita' classiche della Galleria degli Uffizi - in realta' non e' una scoperta del tutto inaspettata. Come emerge dai racconti e dalle descrizioni dei visitatori settecenteschi, il biondo aureo della Venere era ancora chiaramente visibile all'epoca ed era riportato nelle guide di Galleria come una delle prove dell'alta qualita' dell'opera.